ANCONA - "Mi dicevano: se non ti metti a spacciare a scuola, ti riempiamo di botte". In effetti sono stati di parola. Una volta uno di loro l'ha inseguito fino al...
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Ha ripercorso in aula il suo incubo il ragazzo anconetano che nel settembre 2013, quando aveva ancora 17 anni, sarebbe stato avvicinato da due pusher tunisini, i fratelli Nadim e Samir Belgacem di 24 e 21 anni, ora a processo con l'accusa di aver usato violenze e minacce per indurlo a spacciare davanti alla sua scuola, l'istituto Podesti-Calzecchi-Onesti a Passo Varano. Della baby gang, secondo gli inquirenti, faceva parte pure un terzo ragazzo minorenne, anch'egli a processo. Parte civile con l'avvocato Andrea Bordoni, il ragazzo ha raccontato al giudice l'incubo vissuto. "Conoscevo quei due, facevano la mia scuola. Ero all'ultimo anno delle superiori quando mi hanno avvicinato - ha spiegato in tribunale -. Volevano che spacciassi droga a scuola per conto loro. Mi sono rifiutato e allora sono stato minacciato. "Se non lo fai ti riempiamo di bastonate", mi dicevano. Per quattro settimane non sono più andato in classe: avevo paura di essere picchiato. All'inizio non mi sono confidato con nessuno. Poi ho deciso di raccontare tutto a mia madre, che si è rivolta alla preside". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico