Ancona, la protesta dei vongolari manda in tilt la città: stallo sulla legge

La protesta dei vongolari
ANCONA - Traffico bloccato, cori, fumogeni e un petardo. Centro città in tilt, ieri, per la manifestazione di protesta dei vongolari sotto il palazzo del Consiglio...

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ANCONA - Traffico bloccato, cori, fumogeni e un petardo. Centro città in tilt, ieri, per la manifestazione di protesta dei vongolari sotto il palazzo del Consiglio regionale in piazza Cavour. Una cinquantina di pescatori, armati di trombette e fischietti, ha espresso la propria contrarietà verso la proposta di legge dalla giunta regionale che propone l’ennesima proroga - questa volta di 5 anni - degli attuali confini degli areali di pesca, di fatto sfavorendo il Cogevo di Ancona. Mentre in strada andava in scena la protesta, al terzo piano del palazzo la II Commissione consiliare si apprestava a votare la pdl, destinata a far molto discutere perché non dà soluzione ad un problema che va avanti da quasi 20 anni.


Una situazione già di per sé caotica, a cui si è aggiunto il malore accusato durante il dibattimento da uno dei consiglieri della Commissione, il socialista Boris Rapa. Il motivo della protesta che ha mandato in tilt il traffico dalle 11 alle 14? A fine marzo sarebbe scaduto il termine ultimo per trovare una soluzione all’annoso problema degli areali di pesca regionali, che vede il Cogevo di Ancona sfavorito dalle troppe imbarcazioni presenti nel tratto di mare dorico. Non avendo trovato un accordo tra le parti, la Regione ha pensato di limitarsi a lasciare tutto com’è, proponendo un’ulteriore proroga di 5 anni dei confini di pesca. E ieri la Commissione si è divisa: complici l’assenza del Pd Busilacchi e di Rapa, la proposta ha ricevuto tre voti a favore (Celani, Fi, Traversini e Urbinati Pd) e tre contro (Lega, M5S e Talè del Pd). Un voto trasversale, più legato all’appartenenza geografica che politica, che boccia il testo. Martedì la pdl sarà discussa in Consiglio regionale con possibile proteste al seguito. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico