Ancona, l'ira dei commercianti del centro dopo la bomba d'acqua: "Troppa incuria"

Ancona, l'ira dei commercianti del centro dopo la bomba d'acqua: "Troppa incuria"
ANCONA - La bomba d'acqua che si è abbattuta ieri su Ancona ha creato forti disagi anche ai commercianti del centro: diversi i negozi in cui si sono registrati allagamenti....

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ANCONA - La bomba d'acqua che si è abbattuta ieri su Ancona ha creato forti disagi anche ai commercianti del centro: diversi i negozi in cui si sono registrati allagamenti.




"La bomba d'acqua di fine estate che basta per tutto l'anno ha colpito anche questa volta. L'incuria da parte di Anconambiente è indecente. Abbiamo dovuto aprire noi i tombini per far defluire l'acqua che arrivava fino al ginocchio".







Lorenzo Zecchini, titolare della farmacia di Corso Garibaldi, è sconcertato. Si rimbocca le maniche anche Giancarlo Re della Tazza d'Oro che accusa cittadini e Amministrazione di aver "abbandonato questa città come se fossero tutti masochisti". Stessa soluzione quella di Gigi della "Tre" e della signora Galeazzi dell'omonima profumeria: "Abbiamo dovuto pulire da soli. Il sindaco dovrebbe intervenire".



Tanti i danni per il breve nubifragio che vanno a colpire un'economia già in ginocchio. "Abbiamo dovuto tirare giù la saracinesca per evitare che ci invadesse l'acqua e la tiravamo su per far entrare e uscire i clienti - lamentano da Stradivarius -. Già le vendite sono quello che sono, e questo non le aiuta". Anche Filomena D'Elisa di Terranova afferma di aver dovuto chiudere il piano interrato perché "c'erano tre dita d'acqua, anche se per fortuna non ha toccato i vestiti".



Tanta preoccupazione per Paola Carelli della Bottega del Caffè che, pur non avendo subito danni, chiede: "Si faccia qualcosa prima che inizi a piovere per davvero, altrimenti quest'inverno non potremo lavorare". Ma c'è anche chi vede il lato positivo della faccenda. Proprio mentre la sua collega Letizia passa fuori dal negozio in abito da sposa, Giada di Yves Rocher, al settimo cielo, sostiene che oltre all'acqua dalla vetrina "insieme alla terra sono entrati più clienti e ho venduto molto di più". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico