«Ti stermino la famiglia, finisci sotto terra»: stalking alla moglie e alla figlia, un anno al cuoco fuggito in Slovenia

«Ti stermino la famiglia, finisci sotto terra»: stalking alla moglie e alla figlia, un anno al cuoco fuggito in Slovenia
ANCONA - Ancora una condanna per Mirco Bracaccini, l’ex cuoco anconetano di 60 anni arrestato nel maggio 2019 dalla Squadra Mobile in Slovenia per un mandato di cattura...

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ANCONA - Ancora una condanna per Mirco Bracaccini, l’ex cuoco anconetano di 60 anni arrestato nel maggio 2019 dalla Squadra Mobile in Slovenia per un mandato di cattura internazionale inerente a una misura cautelare in carcere scattata per maltrattamenti, reato per cui è poi diventata definitiva una pena di tre anni e mezzo di reclusione. Ieri, il giudice Carlo Cimini lo ha condannato a scontare un anno di carcere per stalking.

 

Due le parti civili: l’ex convivente, colei che lo ha denunciato per maltrattamenti, innescando il procedimento per cui è arrivata la condanna definitiva; e la figlia dell’attuale compagna, la donna con cui Bracaccini sarebbe andato in Slovenia. 
Alla prima vittima, assistita dall’avvocato Alessandro Calogiuri, andrà un risarcimento di 7 mila euro, alla seconda – parte civile con il legale Donnino Donnini, di 4 mila. I fatti finiti in tribunale sono avvenuti tra dicembre 2018 e gennaio 2019, quando sull’imputato pendeva il mandato di cattura internazionale, non essendo più reperibile in Italia. In entrambi i casi, ha sostenuto la procura, il 60enne (attualmente recluso a Montacuto) avrebbe tempestato per via telematica le due donne, facendo soprattutto ricorso a Messenger. All’ex compagna avrebbe imputato la fine della relazione, con conseguente denuncia. Alla figlia della nuova convivente, di non approvare la relazione. Tra le minacce perpetrare alla ex: «Dalla galera si può uscire, ma da sottoterra no», «ti stermino la famiglia», «Arriverà il punto in cui resterai sola e sarà in quel momento in cui io ti colpirò». 


Alla donna, 44 anni, sarebbero arrivati 300 messaggi in due settimane. Ieri la difesa aveva chiesto in aula di poter ascoltare di nuovo l’analista forense Luca Russo in merito agli accertamenti svolti sui dispositivi da cui sarebbero partite le invettive, sostenendo la non corrispondenza tra l’autore effettivo delle stesse e l’imputato. Bracaccini deve rispondere anche di tentato omicidio: avrebbe cercato di strangolare l’ex, sempre la 44enne, con una corda nel luglio 2018. La sentenza è attesa domani. 

 

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Corriere Adriatico