Lite choc, rompe le costole alla compagna: operaio stalker condannato a due anni

Lite choc, rompe le costole alla compagna: operaio stalker condannato a due anni
ANCONA - Due anni di reclusione, pena sospesa. È questa la condanna inflitta ieri mattina dal collegio penale a un marocchino di 39 anni, da tempo residente ad Ancona e...

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ANCONA - Due anni di reclusione, pena sospesa. È questa la condanna inflitta ieri mattina dal collegio penale a un marocchino di 39 anni, da tempo residente ad Ancona e operaio al cantiere navale. L’uomo, difeso dall’avvocato Luca Montanari, doveva rispondere di maltrattamenti in famiglia. Reato contestato dopo la denuncia sporta dall’ex compagna nel novembre del 2020, quando lei aveva riportato agli agenti della questura una serie di violenze e soprusi subiti durante l’arco della relazione, iniziata quattro anni fa. 

 


Alcuni episodi si sarebbero svolti davanti alle figlie minori della donna, finita in un’occasione al pronto soccorso di Torrette con due costole rotte. Un’altra volta, invece, sarebbe stata colpita alla schiena con un bastone. In varie circostanze, per discussioni avvenute in strada o tra le mura domestiche, erano dovute intervenire le forze dell’ordine a sedare gli animi tra le parti. Stando a quanto emerso in udienza, le liti tra la coppia sarebbero nate all’interno di un rapporto burrascoso, spesso degenerato in episodi di violenza a causa dell’abuso di alcol di lei. 
La donna stessa ha raccontato ai giudici che la genesi delle discussioni derivava proprio dal suo vizio alcolico e dalla gelosia provata da entrambi. L’imputato ha sostenuto in aula di aver conosciuto la parte offesa dopo che lei si era sentita male proprio a seguito di un abuso etilico. L’aveva soccorsa e poi portata a casa sua. Anche l’uomo, stando alla procura, in alcune occasioni avrebbe alzato il gomito, finendo per aggredire l’ex. Nell’agosto del 2018, per esempio, la procura gli contestava di aver sferrato alla donna un pugno, finendo col romperle due costole. 


L’imputato ha sempre respinto le accuse, sostenendo di non aver mai maltrattato l’ex compagna, quanto di aver vissuto un rapporto conflittuale, dove entrambi in più occasioni avrebbero dato vita a violente discussioni. Discussioni che non avrebbero avuto una loro continuità, ma sarebbero state sporadiche nel corso di un rapporto durato tre anni. All’uomo è stata ieri revocata dal tribunale la misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa, in vigore da un anno. 

 

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Corriere Adriatico