Ancona, il presidente di Conerobus avvisa: «Lotta serrata agli scrocconi dei bus, aumenteremo il prezzo dei biglietti»

Il presidente di Conerobus avvisa: «Lotta serrata agli scrocconi dei bus, aumenteremo il prezzo dei biglietti»
ANCONA Debutta il nuovo Cda di Conerobus. Ieri mattina la prima riunione per definire le linee programmatiche. Subito la presentazione alla stampa: il presidente Italo...

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ANCONA Debutta il nuovo Cda di Conerobus. Ieri mattina la prima riunione per definire le linee programmatiche. Subito la presentazione alla stampa: il presidente Italo D’Angelo ha fatto le veci dell’intero gruppo d’amministrazione. Presenti il vicepresidente Italo D’Angelo, la consigliera Manuela Matteucci, il consigliere Arduino Tassi arrivato in seconda battuta. Stranamente assente l’amministratore delegato Giorgio Luzi.

 

Le misure 


Tre gli assi portanti della nuova governance di Conerobus: lotta dura agli scrocconi, più sicurezza e conti in ordine. D’Angelo ha delineato anche le strategie per raggiungere i target individuati: «Più controlli a bordo» ha affermato il presidente, che nei giorni scorsi ha incontrato il questore per confrontarsi anche sulla sicurezza del personale nelle linee a rischio baby gang. «Alcuni autisti hanno ricevuto vessazioni di ogni tipo: insulti, anche sputi - ha specificato - perciò ho chiesto che venga valutata l’ipotesi di un coinvolgimento delle forze dell’ordine nelle tratte più difficili».

Un passaggio doveroso sul problema delle difficoltà finanziarie: «Primo: punteremo al risparmio - ha espressamente affermato D’Angelo -. Intanto confidiamo nell’aiuto del Ministero per le Infrastrutture e nel Governo regionale per avere quanto prima i ristori e parte del fondo aggiuntivo, risorse che consentiranno alla società di operare in sicurezza e mantenere la qualità del servizio». 


Ritocchi ai ticket 


In un momento in cui Conerobus vive uno dei periodi peggiori della sua storia, il Cda, per voce del suo presidente, unico interlocutore ieri, ha fatto sapere che potrebbero esserci dei ritocchi ai prezzi dei biglietti. «Non subito - ha sottolineato D’Angelo -, ma più avanti potrebbe essere una soluzione. Ci confronteremo con i sindacati». Sui dipendenti furbetti, cui l’ex Ad Muzio Papaveri aveva messo addosso gli investigatori privati, il presidente di Conerobus ha voluto evidenziare che si tratta di una netta minoranza: «Appena mi sono insediato – ha raccontato D’Angelo – un dipendente mi ha confessato che viene al lavoro sempre un’ora prima perché questa azienda è la sua vita e ci tiene che tutto sia a posto. Ecco, dovremmo avere tutti lo stesso entusiasmo e la stessa passione». 


La spending review


 

D’Angelo è così convinto della spending review che è il primo ad applicarla su se stesso rinunciando al suo compenso (27mila euro lordi all’anno): «L’Anac dirà se mi spetta un compenso per dirigere questa società partecipata – ha spiegato – oppure se, quale dirigente in pensione, non ne ho diritto. Ma non sarà una difficoltà lavorare gratuitamente per la nostra comunità». Una postilla aggiunta dalla consigliera Matteucci: «Il cambiamento inizia oggi - ha detto -, siamo convinti che ci siano margini per migliorare».

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Corriere Adriatico