Pusher degli studenti era il figlio della preside La mamma: «Mi ha detto: tu sei una spia»

Pusher degli studenti era il figlio della preside La mamma: «Mi ha detto: tu sei una spia»
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ANCONA - Quando i poliziotti l’hanno circondato, non ha opposto resistenza. È rimasto fermo, come se quello che stava avvenendo attorno a lui non fosse reale. Non ha avuto neanche l’istinto di scappare, come invece hanno fatto alcuni suoi coetanei. Un gruppetto è riuscito a farla franca. La fuga, riuscita o solamente accennata, è quella che ha fatto seguito allo spaccio di marijuana avvenuto sotto gli occhi degli uomini della sezione Narcotici della squadra Mobile. Un blitz che si è abbattuto come un fulmine su quella che sembrava essere una normale mattinata scolastica, ma non era così.


A sconvolgerla è stato l’arresto di un ragazzo di 19 anni, trovato in possesso di 40 grammi di marijuana e considerato il pusher di riferimento per gli studenti delle scuole superiori. Attorno alle 8 di ieri, prima che entrasse in aula, sono le scattate le manette ai polsi di Sean Lough, studente del liceo artistico Edgardo Mannucci. Proprio la scuola dove la madre, Milena Brandoni, ricopre la figura di preside. Un paradosso che durante lo svolgimento delle lezioni è risuonato come un’eco tra i banchi e i corridoi della struttura di via Michelangelo Buonarotti. Ma non solo. Per i poliziotti, anche i ragazzi del liceo classico Carlo Rinaldini sarebbero finiti nelle lista clienti del 19enne. Maggiorenni, ma anche minori. E adesso, i genitori degli studenti dei due licei chiedono maggiori controlli fuori dalle strutture scolastiche.

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Corriere Adriatico