Baia di Portonovo assediata dalle barche: piace (ma non a tutti) l'idea del gavitello

Portonovo assediata dalle barche: piace l'idea del gavitello
ANCONA - Ormeggio in baia a Portonovo solo con il gavitello: la proposta avanzata dal comandante della capitaneria di Porto, il capitano Donato De Carolis, incontra il parere...

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ANCONA - Ormeggio in baia a Portonovo solo con il gavitello: la proposta avanzata dal comandante della capitaneria di Porto, il capitano Donato De Carolis, incontra il parere favorevole del presidente del Parco del Conero, Daniele Silvetti: «È un’ipotesi che valuteremo», dice.

 

Sulla stessa lunghezza d’onda l’altro Forzista, Giacomo Bugaro, consulente del governatore Acquaroli: «Un approfondimento sulla questione va fatto - dice il Cfo di Imesa -, ma con grande equilibrio». Il tema, infatti, è molto caro ai diportisti dorici. E intanto, la cooperativa Atlante, concessionaria del servizio di manutenzione della segnaletica marina, a seguito della carenza denunciata dal Corriere Adriatico, si è attivata per ripristinare le boe di delimitazione dell’area balneabile che erano scomparse dopo l’ultima mareggiata e che le barche non possono oltrepassare. 

L’assalto 

Le segnalazioni dei bagnanti sull’assalto alla baia riaccendono la polemica sull’affluenza nello specchio d’acqua al largo di Portonovo. Ci sono molte imbarcazioni che non rispettano la distanza dei 300 metri dalla costa. I più disattenti, a bordo di piccoli scafi, sfrecciano nelle aree riservate alla balneazione. Tutta una serie di comportamenti passibili di sanzioni che a volte sfuggono all’occhio attento delle divise del mare. E che in qualche modo il fenomeno va arginato preventivamente. Come? Una soluzione potrebbe essere proprio quella che ha proposto il comandante De Carolis: «Al prossimo tavolo di confronto con l’amministrazione comunale sottoporrò l’ipotesi di valutare l’ormeggio al gavitello». Idea subito mal digerita dai club di diportisti dorici, ma che, invece, comincia ad incontrare risposte positive in altri ambienti. 


Su tutti, ad esempio, quello del presidente del Parco del Conero, Daniele Silvetti. «Una regolamentazione dell’affluenza in mare alle baie ci vuole - specifica il presidente - non solo ai fini della tutela ambientale, ma anche dell’incolumità pubblica». Infatti, tra le segnalazioni non sono mancate quelle da parte di alcuni bagnanti che hanno ravvisato la presenza di imbarcazioni al di sotto del limite di distanza dei 300 metri. Perciò Silvetti si dice «favorevole a valutare l’ipotesi di un campo boe per garantire una migliore fruibilità». Posizione condivisa anche da Giacomo Bugaro: «Ok ad approfondire la questione» ma, precisa, «la diportistica non ha mai recato danni all’ambiente, quindi affronterei l’argomento con un approccio laico ed equilibrato». 

 

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Corriere Adriatico