ANCONA - Quasi nove ore non sono bastate ai carabinieri del Ris per trovare indizi necessari a risolvere l’enigma della morte di Renata Rapposelli. L’appartamento di...
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Nel pomeriggio, i militari hanno analizzato per la seconda volta la Fiat 600 in possesso degli indagati Giuseppe e Simone Santoleri, ex marito e figlio della pittrice. L’accertamento sull’utilitaria è stato eseguito alla luce del ritrovamento del corpo di Renata in una scarpata a pochi passi dal fiume Chienti, a Tolentino. Una zona difficilmente raggiungibile, piena di fango e detriti. Le analisi sull’auto sarebbero state effettuate non solo per cercare segni di un possibile trasporto del cadavere, ma anche per capire se il terriccio del luogo dove casualmente una settimana fa è stato ritrovato il corpo di Renata possa essere rimasto nella carrozzeria dell’utilitaria. Ieri, dopo l’ispezione all’auto, il pool difensivo che rappresenta i legali ha subito depositato l’istanza per il dissequestro della 600. Ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria, invece, l’appartamentino di via della Pescheria. I carabinieri del Ris sono arrivati attorno alle 10.45. Non sono usciti prima delle 19.30 In questo arco temporale hanno esaminato ogni angolo della casa con il luminol e tutti gli strumenti tecnici necessari a repertare tracce organiche. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico