Ancona, caos in Piazza della Repubblica: strada groviera, traffico da incubo e mezzi in sosta ovunque

Piazza della Repubblica, Ancona
ANCONA - L’isola pedonale che non c’è. Anzi: al momento è solo un imbuto per il traffico con vista mare. Un ingorgo caotico di auto parcheggiate come...

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ANCONA - L’isola pedonale che non c’è. Anzi: al momento è solo un imbuto per il traffico con vista mare. Un ingorgo caotico di auto parcheggiate come capita. Piazza della Repubblica avrebbe tutte le caratteristiche per diventare il salotto buono della città, il foyer a cielo aperto del teatro delle Muse. E invece no; resta declassata a snodo viario, soffocata dallo smog. È dal lontano 2015 che il Comune ipotizza una pedonalizzazione dell’area, ma il progetto non si è mai concretizzato perché rivoluzionerebbe la viabilità in maniera molto impattante. 

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Le ipotesi

Le ipotesi spuntate in quasi 10 anni sono sostanzialmente due. Entrambe complesse, va detto, ma non impossibili. Nel primo scenario - che non cancella il traffico, ritenuto vitale dalle attività commerciali presenti sulla piazza, ma lo regolarizza - la sosta breve viene spostata in fondo a corso Stamira, dove ora si trova il parcheggio degli scooter. L’area dei taxi viene traslata nella rampa dello scalo Vittorio Emanuele, sotto il portico della Rai che all’epoca si vuole trasformare (con apposita convenzione con il condominio) in una terrazza a mare fruibile da tutti. Nel progetto, a cui aveva lavorato l’allora vicesindaco Pierpaolo Sediari, riaffiorava anche via Sottomare, sempre in accordo con i privati. E poi, certo, si trattava di raggiungere un’intesa (non semplice) con l’Autorità portuale per aprire parzialmente lo scalo al traffico cittadino, con risalita alla portella Santa Maria per non ingolfare via della Loggia. Nella busta numero 2, invece, il progetto per alleggerire piazza della Repubblica attraverso un circuito ad anello attorno alla chiesa del Sacramento, con sensi unici in via Gramsci (a scendere) e in via della Loggia (verso il Duomo). Aprire il porto al traffico cittadino, spostando la linea doganale. Prospettive, entrambe, che non hanno mai incontrato il favore unanime dei commercianti della piazza e dei residenti (quelli di via della Loggia in primis). Ma allora qual è il futuro che attende quella porzione del centro storico con vista mare ancora in cerca d’autore? Il sindaco Daniele Silvetti, in campagna elettorale, aveva smorzato gli entusiasmi sull’ipotesi della pedonalizzazione, ritenendola «molto difficile da attuare» e avanzandone una secondo lui «più probabile», ovvero «la limitazione delle auto, quindi la zona a traffico limitato».

Il presente

Nell’attesa di capire gli scenari futuri, il presente parla da sé. Una voragine si era aperta sulla strada nel lato della chiesa ed è stata rattoppata con una colata di bitume nero che mal si concilia con i sampietrini. Ma buche di più piccole dimensioni costellano l’intero tratto di fronte alla pensilina degli autobus, anche quella alquanto fatiscente e da riqualificare. Il cartello che vieta la sosta lato chiesa è come se non esistesse e c’è anche chi parcheggia in doppia fila. A sfregio. Un gioiello calpestato, che in tutti questi anni nessuno ha mai saputo mettere in risalto, abbandonandolo al triste destino di piazza della sosta selvaggia.

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Corriere Adriatico