Stop alle feste abusive degli universitari: patto per la movida soft tra operatori e residenti di piazza del Papa

La movida di piazza del Papa
ANCONA - Bar abusivi e balli fino all’alba sotto la statua di Clemente XII. E’ l’ultima novità introdotta in Piazza del Papa da alcuni studenti Erasmus...

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ANCONA - Bar abusivi e balli fino all’alba sotto la statua di Clemente XII. E’ l’ultima novità introdotta in Piazza del Papa da alcuni studenti Erasmus durante il weekend. I residenti insorgono e danno vita ad un comitato con tanto di portavoce e legale rappresentante per contrastare il dilagare di fenomeni poco consoni al quieto vivere nel salotto del centro storico. Dall’altra parte gli operatori della Piazza prendono le distanze e per mano della Confartigianato, associazione di categoria che rappresenta la maggioranza dei locali, chiedono un incontro con i residenti e l’amministrazione comunale.

 
Birre comprate al supermarket e boutillon di cocktail portate direttamente da casa. Gli universitari, in gran parte stranieri del progetto Erasmus, danno vita ad una discoteca improvvisata lungo la scalinata ai piedi della statua di Papa Clemente XII. E’ l’ultimo trend che sta mandando su tutte le furie i residenti. Tanto che si sono organizzati in un comitato di quartiere rappresentato dal portavoce e avvocato Renato Acqua Era. «Sono anni che viviamo nel disagio più profondo per via delle condizioni in cui versa Piazza del Papa e il centro storico - sbotta l’avvocato - questo non è più il salotto buono. La domenica mattina è un tappeto di rifiuti abbandonati a terra e chiazze di vomito. E’ ora di farla finita». 


Il clima è incandescente tra i residenti. «Il sindaco, il Prefetto e il Questore devono prendere atto della situazione e porvi rimedio - continua Acqua Era - servono più controlli». La goccia che ha fatto traboccare il vaso sono stati gli schiamazzi e la musica a tutto volume fino alle 5 del mattino. Scene che si stanno ripetendo da alcuni weekend, ma indipendenti dalla regolare attività dei locali della Piazza che si sentono colpiti dall’accaduto e prendono le distanze. 


«Succede quando noi abbiamo già chiuso - spiega Daniele Strati del bar Chapeau - li ho visti con i miei occhi: portano un banchetto dove sistemano tutte le loro bottiglie prese chissà dove e accendono una cassa bluetooth e vai con la musica. Ma noi che cosa c’entriamo?». La security ingaggiata dai locali, infatti, può porre rimedio a comportamenti irrispettosi purché avvengano nell’area di competenza dell’esercizio. Ciò che succede al di fuori, e per di più a locali chiusi, non può essere soggetto ad intervento della sicurezza privata. «Da parte nostra c’è piena disponibilità a collaborare con i residenti per far sì che si possa trovare un giusto equilibrio - commenta Federico Pesciarelli del Raval - siamo pienamente favorevoli a sposare eventi dal taglio culturale e gastronomico che porti in Piazza un target più adulto idoneo al contesto e alla tipologia di intrattenimento».


La Confartigianato, che rappresenta buona parte delle attività di Piazza del Papa, lancia un appello per istituire un tavolo di confronto tra operatori, residenti ed amministrazione comunale. «E’ necessario porre rimedio al problema della movida molesta in Piazza del Papa e tutelare sia i cittadini, sia le imprese - afferma il responsabile territoriale di Ancona, Luca Casagrande - i nostri operatori prendono le distanze da quanto accaduto e condannano questi atteggiamenti, in totale accordo con i residenti. I disordini avvengono dopo la chiusura dei locali: durante l’orario di apertura la sicurezza è garantita anche grazie alle imprese stesse, che di fatto svolgono una funzione sociale e predispongono servizi di security con personale dedicato».

 

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Corriere Adriatico