ANCONA - Dopo cinque anni di successi il Piano resterà senza Notte Bianca. A meno che l’incontro di oggi in Comune compia il miracolo, sono destinati a scomparire gli...
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Ad alzare bandiera bianca le due associazioni che da sempre hanno curato questo evento ovvero i commercianti di piazza D’Armi e quello di corso Carlo Alberto e piazza Ugo Bassi. Nella giornata di oggi è previsto un incontro in comune ma le possibilità di poter organizzare l’evento previsto per il prossimo mese di settembre sono ridotte al lumicino. Una resa quella dei commercianti dettata dalle disposizioni emanate lo scorso 28 luglio dal Ministero dell’Interno dopo i tragici fatti di Torino in occasione della finale di Champions League. In poche parole per allestire un evento come quello della Notte Bianca del Piano gli organizzatori devono presentare una serie di certificazioni per garantire la pubblica sicurezza. Da una prima indiscrezione per questi documenti e certificazioni sarebbero necessari oltre 15mila euro a cui si devono aggiungere i costi fissi e tutto quello che viene investito per allestire la serata. Un salasso che gli operatori commerciali di certo non possono sostenere con il comune che almeno in parte si sarebbe tirato indietro. Ostacoli a non finire anche per quello che riguarda i concerti. Il programma infatti prevedeva l’esibizione di alcuni gruppi musicali ma per far salire sul palco questi artisti gli organizzatori devono allestire una sorta di spazio delimitato con tanto di blocchi e transenne. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico