ANCONA - Ennesimo arresto per il pusher del porto. I carabinieri hanno ieri mattina lo hanno preso in consegna un'altra volta. ...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il tunisino è stato arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti. Il magregino di 46 anni è una vecchia conoscenza dei militari della Tenenza che, nel corso dell’ultimo anno lo avevano già tratto in arresto per ben 4 volte, sempre per spaccio di droga. L’operazione ha avuto luogo all’interno del porto di Ancona dove il tunisino è solito trascorrere la giornata e gestire i suoi traffici illeciti. I militari lo tenevano nel mirino già da diversi giorni, avendo notato che veniva raggiunto frequentemente da diverse persone per rapidi incontri. Visti i precedenti gli investigatori hanno intuito che dietro a queste numerose visite, potessero celarsi cessioni di “fumo”. Il tunisino aveva tentato di mascherare le sue attività illecite allestendo un banchetto di vendita di pesce, proprio nei pressi dell’ingresso dell’area portuale ma ai carabinieri sono bastati pochi servizi per verificare che la merce del tunisino più richiesta non erano i prodotti ittici bensì le sostanze psicotrope. Dopo avere monitorato diversi scambi sospetti, i militari, all’ennesima visita di due soggetti, peraltro conosciuti per i problemi di tossicodipendenza, sono intervenuti. Nelle mani dei due clienti, invece di sgombri e sardine, c'erano due pezzi di hashish; il tunisino è stato fermato mentre intascava diverse banconote ricevute dai due avventori. Per lui scattavano nuovamente le manette.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico