Ancona, perseguitato dall’amico della ex: «Era l’amante, mi ha aggredito»

Ancona, perseguitato dall’amico della ex: «Era l’amante, mi ha aggredito»
ANCONA «È te che cercavo». E giù pugni. Avrebbe picchiato l’ex marito della sua amica, conosciuta per la comune passione per l’equitazione e...

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ANCONA «È te che cercavo». E giù pugni. Avrebbe picchiato l’ex marito della sua amica, conosciuta per la comune passione per l’equitazione e la frequentazione dello stesso maneggio a Cattolica, in due occasioni, tra il giugno e il settembre 2019, dopo essersi appostato più volte sotto il suo studio dentistico a Senigallia. È finito a processo per stalking e lesioni un commerciante di 48 anni, residente a Misano Adriatico, accusato di aver perseguitato e malmenato un odontotecnico 50enne, mandandolo all’ospedale in due circostanze con prognosi complessive di 60 giorni. 

 


Gli episodi 

Per la prima aggressione era già stato condannato con un decreto penale a cui non ha fatto opposizione. La seconda, invece, si sarebbe consumata nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2019 quando la vittima, riportando a casa il figlio, ha avuto una discussione con la donna da cui si stava separando. «Lei ha inveito contro di me, ha rigato la mia auto e io, reagendo, ho dato un calcio contro lo sportello della sua - ha riferito l’odontotecnico, assistito dall’avvocato Marcellino Marcellini, al giudice Pietro Merletti -. A un certo punto è spuntato il suo amico e mi ha preso a pugni in faccia. Io sono scappato in macchina, ero tutto insanguinato». Dopo questo episodio è scattata la seconda denuncia e il mese dopo il questore ha emesso nei confronti dell’imputato (assistito dall’avvocato Marina Magistrelli) il divieto di avvicinamento al professionista e al figlio di lui. «Una volta mi ha seguito in A14 e spesso ho visto la sua auto sotto il mio studio: ho dovuto far ricorso a uno psicologo, vivevo nell’ansia e ancora oggi, quando rientro a casa, mi guardo alle spalle», ha raccontato l’odontotecnico, convinto che l’ex moglie all’epoca lo tradisse con l’imputato. «Li ho visti uscire insieme dalla sua abitazione a Misano, quando mi ha visto mi ha rincorso e sono scappato» ha aggiunto, spiegando di essere arrivato fino in Romagna «perché volevo la verità. Quando l’ho scoperta, ho chiesto la separazione». «Non c’è stato mai nulla tra noi: mi sono sempre confidata con lui, la nostra è una bella amicizia nata a quando ho comprato la sua cavallina», ha replicato, parlando dell’imputato, la donna, una dermopigmentista di 45 anni che lavorava nello stesso studio dell’ex marito. Che, a suo dire, «aveva atteggiamenti violenti, fisici e psicologici, nei miei confronti: l’ho anche denunciato». Ha spiegato di non aver mai visto l’imputato picchiare il suo ex e ha negato che sia stato lui a spaccargli il naso: «Se l’era rotto tempo addietro a un allenamento di full contact». Inoltre, ha giustificato le ripetute presenze del 48enne sotto lo studio dentistico «perché io lavoravo nello stesso stabile del mio ex marito e nel periodo in cui non potevo guidare, dopo una brutta caduta da cavallo, lui a volte mi dava un passaggio se capitava a Senigallia». Prossima udienza, il 29 novembre. 

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Corriere Adriatico