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ANCONA - Questione di canali, di rapporti. «Anche umani» sottolinea il sindaco Daniele Silvetti. Fatto sta che Ancona chiama, Roma risponde. «La battuta mi sorge spontanea - ironizza il primo cittadino -, è la filiera che funziona». Il capoluogo, infatti, in partnership con il Provveditorato alle Opere pubbliche, ha centrato un bando del Ministero delle Infrastrutture. A fine 2023 il Governo ha stanziato 5 milioni e mezzo per una serie di opere da portare avanti in città. In alcuni casi soldi originariamente messi a bilancio con la previsione di accendere mutui. Prospettiva che adesso viene del tutto scongiurata.
«Si sta verificando quello che noi avevamo promesso in campagna elettorale» commenta Silvetti, riferendosi nuovamente alla filiera istituzionale, senza nascondere un certo orgoglio. «C’è un dialogo costante con i ministeri, per noi ossigeno puro» ribadisce.
I contributi
Ricapitolando: 5,5 milioni di euro per il completamento di 6 interventi ad altrettanti immobili del capoluogo.
Gli step
Gli altri due interventi, da 300mila euro ciascuno, riguardano il Palazzo degli Anziani e la Sala capitolare San Francesco nella chiesa San Francesco alle Scale sul fianco del colle Guasco. Per Palazzo degli Anziani si potrà intervenire con il consolidamento e la sistemazione delle facciate. Mentre per la Sala capitolare si parla di consolidamento statico e sismico. Per il via ai lavori non c’è ancora una data precisa, anche perché il prossimo passo da compiere è l’inserimento di tutti e sei interventi nel piano triennale delle opere pubbliche. Anzi cinque, perché la scalinata del Passetto è in fase di conclusione. Dopodiché, per gli altri, si potrà procedere alle progettazioni. Gli interventi saranno svolti in parte dal Comune e in parte dal Provveditorato alle Opere pubbliche attraverso apposite convenzioni opera per opera.
Le relazioni
Silvetti rimarca l’efficacia della filiera riavvolgendo il nastro della propria militanza politica. Fa un esempio su tutti: «Con il ministro Bignami ho fatto l’università insieme - racconta -, siamo cresciuti nel Fuan. C’è un rapporto costante contraddistinto anche da un lato umano, non solo politico. E sono figure per noi strategiche». Così tanto da mettere il capoluogo delle Marche in alto nel ranking della considerazione.
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Corriere Adriatico