ANCONA - Una trentina di persone per lo più parenti ed amici ieri pomeriggio hanno partecipato al funerale di Francesco Di Leo il papà di 42 anni che si è dato fuoco nei locali...
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Il resto è storia dei nostri giorni con il gesto disperato di venerdi pomeriggio proprio nei locali del Tribunale in via delle Cavorchie ad Ancona dove il Di Leo dopo essersi rovesciato addosso del liquido infiammabile si è dato fuoco. Dopo 48 ore di agonia domenica mattina il decesso all'ospedale Regionale di Torrette. Una tragedia che secondo alcuni colleghi di lavoro poteva essere evitata: "Dopo il gesto tentato a fine giugno, Francesco andava seguito forse con più attenzione. Troppo fragile per sopportare il distacco dal figlio anche se nulla era stato ancora deciso. Era chiaro a tutti che con i suoi problemi non sarebbe stato in grado di affrontare questa situazione". A ricordare Francesco Di Leo anche un volontario della Croce Gialla che venerdi faceva parte dell'equipaggio che ha soccorso l'uomo: " Abbiamo lavorato insieme diverse volte nei locali da ballo della riviera romagnola.Francesco era un bravo ragazzo". In mattinata la salma di Francesco Di Leo sarà trasportata dall'impresa funebre Mangialardo al cimitero di Capurso in provincia di Bari. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico