Ancona, i pallini colpiscono un'auto e sfiorano persone: cacciatori nei guai

Ancona, i pallini colpiscono un'auto e sfiorano persone: cacciatori nei guai
ANCONA – Sparano troppo vicini ad una casa, colpiscono un’auto e sfiorano le persone che raccoglievano la frutta da un albero: denunciati quattro cacciatori ...

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ANCONA – Sparano troppo vicini ad una casa, colpiscono un’auto e sfiorano le persone che raccoglievano la frutta da un albero: denunciati quattro cacciatori

Nei giorni scorsi i Carabinieri Forestali del Nucleo Cites di Ancona e delle Stazioni Forestali di Ancona, Senigallia e Conero hanno eseguito su delega della Procura della Repubblica di Ancona, una serie di perquisizioni, presso tre abitazioni in Comune di Ancona, riconducibili a tre cacciatori indagati per il reato di esplosioni pericolose.
I cacciatori sono stati denunciati per aver esploso dei colpi di fucile in direzione di una casa a distanza ravvicinata, in una zona rurale del Comune di Ancona, colpendo anche un veicolo parcheggiato nell’aia della stessa ed un albero dove alcune persone erano intente a raccogliere della frutta.

Nel corso delle attività venivano rinvenute alcune munizioni incustodite in un appartamento nel quale risultavano presenti dei bambini e in una casa nella quale non risultavano denunce di armi e munizioni, risultata poi in uso agli indagati. Trovate anche nell’aia di un’abitazione rurale di proprietà dei cacciatori, a distanza molto ravvicinata dall’immobile, un’altana e un appostamento, circondati da vegetazione, idonei e presumibilmente utilizzati per attività di caccia ai colombacci.

Inoltre in due congelatori siti nell’abitazione di due degli indagati, sono state rinvenute e sequestrate carni di selvaggina, tra cui cinghiale e fagiano, la cui detenzione risultava non giustificata. Nel complesso quattro persone risultano indagate, due ritenute responsabili del reato di esplosioni pericolose delle quali una anche del reato di omessa custodia di munizioni in luoghi con presenza di minori o persone incapaci, mentre altre due solo di quest’ultimo reato.

I soggetti rischiano le pene previste dal Codice Penale e dalla Legge sulle armi, che vanno dall’ammenda all’arresto fino a due anni oltre alla revoca della licenza di caccia. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico