ANCONA - Laurea con multa a Torrette. A dare la “lode” ci hanno pensato i vigili che ieri mattina sono stati chiamati d’urgenza dal preside della Facoltà...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Raffica di multe su utenti indisciplinati che hanno lasciato le auto ovunque, perfino all’interno della rotatoria - o meglio, quel che ne rimane - davanti all’ingresso del parcheggio riservato all’Università. È ridotta in condizioni pietose per via della scarsa manutenzione, ma anche del recente passaggio degli spazzaneve. Si fa fatica a riconoscerla, alcuni automobilisti hanno vinto il ricorso al giudice di pace contro la contravvenzione per aver parcheggiato nel mezzo del rondò fantasma. Forse è il caso di intervenire come è stato fatto nei giorni scorsi per altre zone dell’area ospedaliera, dove sono state installate barriere metalliche attorno alle rotatorie e in altri punti presi d’assalto da automobilisti senza scrupoli.
Il caos è una costante, ma ieri, giornata di lauree alla Facoltà di Medicina, la situazione era insostenibile. L’afflusso eccezionale di amici e parenti dei neo-dottori ha scatenato l’inferno in via Tronto, specie lungo la salita per il park universitario: il doppio senso era ostacolato da una lunga fila di veicoli in sosta vietata e più volte si è sfiorato l’incidente, con gente costretta a difficili manovre in retromarcia. Una sessantina le multe da 41 euro (28,70 in misura ridotta, se pagate entro 5 giorni) elevate dai vigili urbani, il cui intervento è stato sollecitato dal preside stesso perché diversi insegnanti sono rimasti bloccati nel traffico. «Il problema non è solo fuori, ma anche dentro - spiega una dipendente dell’Università -. Sono tanti gli abusivi che, privi di badge, entrano nel parcheggio mettendosi in coda ad altre auto, appena la sbarra si alza. E c’è molta gente che lascia la macchina dove capita, con la scusa di un’urgenza all’ospedale».
Tanto la Municipale può intervenire solo attorno al perimetro della cittadella e non all’interno, trattandosi di area privata: se un tempo veniva chiamato il carro attrezzi, da qualche anno non è più possibile farlo perché l’Università ha perso i ricorsi di chi ha subito una rimozione forzata. Vincono i furbetti della sosta che sfruttano un “bug” irrisolto: il parcheggio universitario dispone di 400 posti a fronte di 4 mila utenti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico