Ancona, rivoluzione ai vertici: Torrette perde il direttore sanitario. Pasqualucci si dimette, va a Perugia

Ancona, rivoluzione ai vertici: Torrette perde il direttore sanitario. Pasqualucci si dimette, va a Perugia
ANCONA - Non si arresta la diaspora nel mondo della sanità. Dopo le dimissioni in serie ai vertici dell’Asur - l’ultima, quella del direttore dell’Area...

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ANCONA - Non si arresta la diaspora nel mondo della sanità. Dopo le dimissioni in serie ai vertici dell’Asur - l’ultima, quella del direttore dell’Area Vasta 2, Giovanni Guidi - ieri sono arrivate anche quelle del direttore sanitario di Torrette, Arturo Pasqualucci, che andrà a ricoprire il medesimo incarico all’ospedale di Perugia, nominato dal d.g. Giuseppe De Filippis.  Il 60enne torna dunque nella sua terra: ha rinunciato all’ultimo anno di contratto per firmare un triennale.  


«Una scelta obbligata», la definisce Pasqualucci, consapevole che il prossimo 30 novembre scadranno i contratti dei direttori generali delle aziende ospedaliere, incluso quello di Michele Caporossi, numero uno di Torrette, e si andrà incontro a una rivoluzione nell’ambito della sanità regionale. «Ho la possibilità di riavvicinarmi ai miei genitori, che sono di Assisi - spiega -. Lascio una realtà che mi ha dato tanto in questi due anni: ho notato grande professionalità e umanità. È stato un periodo complesso, in cui abbiamo affrontato l’emergenza della seconda ondata pandemica fornendo una grande risposta».

Il sostituto

Pasqualucci, che ieri ha presentato la lettera di dimissioni, resterà in carica fino al 4 settembre, come da preavviso. Ora tocca al d.g. Caporossi scegliere la formula giuridica per individuare il sostituto: si procederà con una figura ad interim o una nuova nomina? La decisione va presa, e subito. Perché si tratta di un ruolo cruciale, tanto più in un momento storico come questo, con la ripresa della pandemia, la carenza di medici e infermieri per via del turnover frenetico e dei contagi in aumento (l’azienda ospedaliera ha oltre 100 dipendenti out perché positivi) e la difficoltà di garantire a tutti le ferie estive. Il tutto aggravato dalla caduta degli stati generali prevista dal 30 novembre, quando anche il contratto di Caporossi giungerà a scadenza e la Regione dovrà individuare il nuovo direttore generale degli Ospedali Riuniti. Resta da decifrare il destino del direttore amministrativo Antonello Maraldo, il cui contratto cesserà nel dicembre 2024, ma con una clausola rescissoria che potrebbe essere attivata in caso di cambio del direttore generale. 

 

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Corriere Adriatico