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ANCONA - Un anno e mezzo di ritardo, se va bene. Il Covid dilata a dismisura i tempi di consegna del nuovo Salesi. E la data del 20 luglio 2022, indicata nel cronoprogramma come il termine ultimo per la conclusione dell’opera, rischia di diventare una chimera. Colpa del coronavirus che ha bloccato il maxi cantiere per quattro mesi nella prima fase dell’emergenza.
I lavori sono ripresi dopo l’estate, le ditte aggiudicatarie hanno tentato di accelerare i tempi tra settembre e ottobre, ma adesso il ritmo è di nuovo calato e si teme di incappare in un nuovo, brusco stop se anche le Marche dovessero diventare regione arancione o rossa per l’aggravarsi dell’epidemia.
Il cronoprogramma
Il cronoprogramma per la realizzazione del Salesi 2.0 è stato interamente rivisto, ma senza farsi troppe illusioni perché potrebbe essere influenzato dall’andamento dell’epidemia.
Sesto piano
Se non altro perché l’appalto del cantiere madre al sesto piano del corpo centrale dell’ospedale regionale non potrà avvenire entro il 2020, come invece era stato programmato l’estate scorsa. Qui in futuro sorgeranno il reparto di Ginecologia e Ostetricia con i suoi 70 posti letto e quello della Tin (Terapia intensiva neonatale) con 35 culle. Dopo il trasloco della Chirurgia vascolare e dell’Urologia, gli ulteriori spostamenti sono stati eseguiti parzialmente, ma poi si è bloccato di nuovo tutto perché nei giorni scorsi al sesto piano, come nella prima ondata dell’epidemia, la direzione ospedaliera si è vista costretta ad attivare il reparto Covid-4 con 24 postazioni dedicate ai pazienti contagiati dal virus.
I cantieri
Il cantiere madre, quello per la realizzazione del nuovo Salesi che in tutto ospiterà 120 posti letto, doveva essere avviato a inizio 2021, dopo la demolizione della palazzine che attualmente ospita la direzione generale e dell’obitorio. Impossibile, appunto. Prima c’è da mettere in piedi il nuovo padiglione destinato ad ospitare la camera mortuaria e l’Anatomia patologica, non prima dell’estate secondo il nuovo calendarario programmatico. In tutto sono 9 i cantieri che dovranno essere aperti per un investimento complessivo di 80 milioni di euro, finanziati in parte dalla Regione Marche e in parte dal Ministero. Ma di mezzo c’è il Covid. E così il Salesi 2.0 nascerà in ritardo di almeno 18 mesi.
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Corriere Adriatico