Ospedale di Torrette a gonfie vele Arriva un ecocolordoppler

Ospedale di Torrette a gonfie vele Arriva un ecocolordoppler
ANCONA - Un nuovo ecocolordoppler per la chirurgia vascolare dell’ospedale di Torrette. L’ha donato l’imprenditore Alberto Rossi, presidente di Frittelli...

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ANCONA - Un nuovo ecocolordoppler per la chirurgia vascolare dell’ospedale di Torrette. L’ha donato l’imprenditore Alberto Rossi, presidente di Frittelli Maritime Group e skipper, al reparto diretto da Luciano Carbonari. Ieri mattina, la consegna dell’apparecchio nel corso di una breve cerimonia alla presenza di Michele Caporossi, direttore generale dell’azienda Ospedali Riuniti di Torrette. 


Carbonari, nel suo intervento, ha sottolineato la necessità di una maggiore attenzione, da parte del mondo politico, per la chirurgia vascolare, da ritenersi più un investimento che una spesa, dal momento che un centro, messo nelle condizioni di funzionare al meglio, consente un enorme riduzione dei costi sociali di patologie che coinvolgono per lo più persone anziane, in una regione che diventa sempre più vecchia. «Serve una chirurgia vascolare - ha detto - concentrata, ad alta tecnologia, con i risparmi consentiti dall’organizzazione dell’azienda, che possa fare un gran numero di interventi». Inoltre, ha evidenziato la necessità di una maggiore integrazione tra ospedale d’eccellenza e territorio, con la creazione di una rete di chirurgia vascolare.

Dal canto suo, Caporossi, sottolineando la qualità svolta dal reparto, ha annunciato che entro l’anno, l’azienda intende dotarsi di due sale ibride «per evitare lo spreco di salute». Si tratta di spazi, in cui la sala di emodinamica e la sala operatoria classica, quindi sia la chirurgia vascolare e la cardiochirurgia, saranno integrate. Il paziente ha così un unico posto per le sue esigenze.


Rossi, infine, ha parlato di due motivi, che hanno determinato la scelta di sostenere la chirurgia vascolare. «È importante - ha detto l’imprenditore - così come dice Diego Della Valle, che ogni imprenditore sia mosso anche un impegno etico nei confronti del territorio in cui opera. In secondo luogo è necessario sottolineare l’eccellenza della qualità della sanità pubblica nell’ospedale di Torrette». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico