ANCONA - Al Lido di Roma non si mangia più in cabina; a Forte dei Marmi, enclave dei vip nel Lucchese, il sindaco ha impedito il sorvolo dei droni non autorizzati...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Semplice: le regole al sapore di sale sono scritte chiare in un’ordinanza del Comune di Ancona, con tanto di data: 26 maggio. Così dopo una serie di premesse, di coordinate geografiche e di istruzioni per l’uso (dove, come e quando bagnarsi), all’articolo 4 viene piazzato subito un bel divieto, assoluto, a campeggiare con tende, roulotte, camper e altre attrezzature. Della serie: guai a pernottare in spiaggia. Un no, scritto a caratteri cubitali, che vale anche per auto, moto e veicoli d’ogni genere - eccetto quelli di soccorso - fuochi e bombole di gas. Nessun limite alla libertà di alcuno, piuttosto il tentativo di esaltare quella di tutti.
I giochi arretrano
Il principio generale è quello di evitare giochi che possano «costituire pericolo per l’incolumità delle persone» e «turbare la quiete pubblica». L’indicazione - da declinare in beach volley, beach basket, bocce, calcetto, tappeto elastico, altalene, scivoli e gonfiabili - non si traduce tuttavia in una triste rinuncia, ma piuttosto nell’obbligo di prevedere uno spazio ad hoc per quei divertimenti. Segue il luogo ideale: «Nelle zone retrostanti l’ultima fila di ombrelloni». Un “ok” condizionato anche per windsurf e qualsiasi tipo d’imbarcazione: «I concessionari di spiaggia - recita la delibera - potranno ospitarli ma solo dopo aver individuato un’area dedicata». Da vincolare. Con l’articolo 7 arriva invece una bella lavata di testa. Ma attenzione a non usare shampoo o sapone se le docce sistemate in spiaggia non hanno un idoneo sistema di trattamento dello scarico. Per i servizi igienici dei disabili è, invece, necessaria una speciale segnaletica: l’importante è che sia arancione, per non passare inosservata. Per file e settori, nel documento che varrà fino all’ultimo giorno di settembre, è indicata anche la giusta distanza tra un ombrellone e l’altro. Tanto per non darsi fastidio.
Il sì in riva la mare
Tra i divieti viene ribadito, come ogni anno, l’immancabile: mai musica a palla. Il regolamento a due passi dal mare, poi, mette al bando l’irresistibile tuffo da scogli o moli. Dev’essere stato bollato pressapoco così: inutile andare a caccia di pericoli. Al capitolo “amici a quattro zampe” è dedicato un passaggio corposo tanto per ricordare che nel periodo più gettonato dell’estate è vietato l’accesso: neppure guinzaglio e museruola costituiscono un lasciapassare. Libertà di andare invece per i cani da guida dei non vedenti e per quelli dedicati al soccorso in acqua. E per chiudere, una felice concessione. Siamo all’articolo 12, ovvero “Celebrazioni di matrimoni civili sull’arenile”. Allora sì alle nozze, col sole in fronte e il mare negli occhi, purché siano rispettati i 5 metri dalla battigia, per non bloccare il su e giù sulla spiaggia. Auguri.
Maria Cristina Benedetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico