Ancona, Oleg ha donato gli organi Il multiespianto nella notte a Torrette

Oleg Stolnic, 28 anni, meccanico dei bolidi, morto in un incidente in via della Marina ad Ancona
ANCONA - La famiglia di Oleg Stolnic, 28 anni, moldavo ma conosciuto meccanico ad Ancona, morto dopo due settimane di coma, ieri sera ha dato l'autorizzazione per la donazione...

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ANCONA - La famiglia di Oleg Stolnic, 28 anni, moldavo ma conosciuto meccanico ad Ancona, morto dopo due settimane di coma, ieri sera ha dato l'autorizzazione per la donazione degli organi. Il prelievo multiespianto è stato eseguito nella notte all'ospedale regionale di Torrette.  


Il ragazzo dei bolidi dunque non ce l’ha fatta. E' finita dopo due settimane l'agonia di Oleg Stolnic. E' morto ieri mattina nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Torrette il 28enne moldavo coinvolto in un drammatico fuori strada sabato 9 gennaio in via della Marina. Ha donato gli organi con un multiespianto. Il ragazzo, che abitava da tempo ad Ancona in via Petrarca e lavorava da 11 anni come meccanico nell'officina Bimo Car alla Baraccola, sin dall'inizio era in condizioni disperate. La sua passione per i motori lo aveva spinto ad acquistare una vettura sportiva, una Nissan Sx 200. Proprio al volante del suo bolide, intorno alle 19 di quel sabato sera, Oleg s'era schiantato contro un albero in via della Marina. La potente vettura era andata in testacoda, aveva urtato il cordolo del marciapiede ed era finita con il muso contro un albero. Uno schianto impressionante: il piantone dello sterzo era rientrato verso l'abitacolo deformando la Nissan, mentre pezzi di motore e carozzeria volavano ovunque. All’arrivo dei soccorsi il ragazzo era privo di sensi e i vigili del fuoco avevano dovuto forzare la portiera per liberarlo. Nell'impatto contro l'albero Oleg aveva riportato un trauma cranico e una serie di fratture a braccia, gambe e bacino. Era andato in arresto cardiaco e i medici del 118 lo avevano rianimato, ma era arrivato a Torrette in condizioni disperate. Poi le sue condizioni si erano aggravate per un infarto, fino alla morte. Oleg, che stava ristrutturando una casa acquistata a Collemarino, lascia la moglie Elena, una figlia di cinque anni Sofia, la madre Tatiana e la sorella Eugenia. I funerali dovrebbero tenersi lunedì o martedì Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico