Arriva da Roma il nuovo prefetto di Ancona: è Darco Pellos, ha combattuto la mafia in Sicilia

Darco Pellos, 61 anni, è il nuovo prefetto di Ancona
ANCONA - A un mese e mezzo dal congedo di Antonio D’Acunto, il capoluogo ha un nuovo prefetto: è Darco Pellos, 61 anni, nato a Solothurn, in Svizzera, ma urbinate...

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ANCONA - A un mese e mezzo dal congedo di Antonio D’Acunto, il capoluogo ha un nuovo prefetto: è Darco Pellos, 61 anni, nato a Solothurn, in Svizzera, ma urbinate d’adozione. Arriva da Roma, dove negli ultimi due anni ha guidato la direzione centrale per le risorse umane presso il Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile. È stato nominato ieri dal Consiglio dei ministri. 

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Nel risiko dei prefetti, il dottor Pellos è stato inviato ad Ancona su proposta del ministro degli Interni, Luciana Lamorgese. Ha trascorso la giovinezza ad Urbino: diplomato al liceo classico Raffaello e laureato in Giurisprudenza all’Università “Carlo Bo”, è stato anche assessore al comune di Urbino tra il 1985 e il 1990 con la giunta del sindaco Giorgio Londei. Ex dipendente della Regione Marche con la qualifica di istruttore direttivo, nel 1987 è entrato nella carriera dei funzionari di prefettura. Assegnato alla prefettura di Pesaro-Urbino, dal 1988 al 1993 ha diretto l’ufficio assistenza alle categorie protette prima di diventare vice prefetto.

Già componente della commissione elettorale mandamentale di Novafeltria e delle commissioni elettorali circondariali di Urbino, Pesaro e Fano, poi di quella di Belluno, nel 2002 è stato ammesso al corso per l’accesso alla qualifica di vice prefetto. All’inizio del 2004 è stato nominato capo di Gabinetto e dal novembre 2009 ha assunto l’incarico di vice prefetto vicario presso la prefettura di Belluno. In Veneto si è trovato ad affrontare la grave emergenza maltempo che colpì il Bellunese nell’inverno 2008/09, ricevendo la visita del presidente della Repubblica Napolitano, per poi essere nominato commissario prefettizio per la gestione del Comune di Vodo di Cadore.

Tra il maggio 2005 e il giugno 2006 è tornato nelle Marche per svolgere le funzioni di commissario straordinario del Comune di Mondolfo. Esperto di formazione professionale in materia di circolazione stradale, elettorale e semplificazione amministrativa, dal 2011 è stato vice prefetto vicario nella sede di Forlì-Cesena. L’esperienza più significativa in Sicilia, dove nel 2013 è stato commissario straordinario della Provincia di Trapani e dal 2017 è divenuto prefetto della stessa città: qui ha affrontato emergenze importanti come i rifiuti, la gestione dell’immigrazione e la lotta alla criminalità organizzata. Dopo due anni, il trasferimento a Roma, dove è stato direttore centrale presso il Dipartimento dei vigili del fuoco. Ora si apre il capitolo anconetano, non meno impegnativo, in un tessuto socio-economico messo a dura prova dal Covid. 

 

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Corriere Adriatico