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ANCONA - Un lotto alla volta, per quattro fasi successive, piazza d’Armi e il suo mercato cambieranno volto, come si aspettano da trent’anni i residenti e gli operatori commerciali. L’amministrazione Mancinelli ha già deciso che il progetto prenderà forma, iniziando intanto con le risorse del bilancio comunale, circa 100mila euro, destinati alla demolizione (che dovrebbe iniziare già a settembre) di alcune delle ex casette sismiche, prevista per fare spazio alla nuova piazza-mercato. Poi i tempi per il bando di gara e l’avvio dei lavori della riqualificazione dipenderanno dalla certezza della disponibilità dei fondi, visto che serviranno 15 milioni di euro. Il Comune di Ancona confida ancora di coprire i costi (quanto meno i 7 milioni del primo lotto, quello per il mercato coperto) con i fondi Pinqua, il bando del ministero delle Infrastrutture sulla qualità dell’abitare a cui l’amministrazione dorica aveva concorso con un progetto denominato Edge City, che contemplava anche il recupero dell’ex mattatoio di Vallemiano. Il progetto era stato inserito dal Mit tra quelli ammissibili, ma troppo indietro nella graduatoria complessiva per essere finanziato con la prima tornata di contributi del bando.
I progetti da finanziare
Tra giugno e luglio, prima della crisi di Governo, indiscrezioni captate dall’Anci davano per scontato che il ministero fosse sul punto di finanziare con i fondi del Pnrr tutti i progetti ammessi al bando, compreso l’Edge City di Ancona, ma con il rinnovo del Parlamento in vista dalla quasi certezza si è tornati ai punti interrogativi.
Adeguato per necessità e suddiviso in 4 lotti
Il progetto iniziale è stato adeguato ad altre necessità sopravvenute (tipo la presenza di altri operatori commerciali) e suddiviso il quattro lotti funzionali. Il primo prevede la costruzione del mercato indoor e delle immediate pertinenze, compresa la scalinata che raccorda la piazza centrale alla nuova quota di progetto, un collegamento provvisorio che sarà rimosso durante i cantieri delle fasi successive. «Questa fase - si legge nella relazione tecnica dei progettisti - mantiene in funzione tutti gli edifici presenti nell’area e il cantiere occuperà infatti esclusivamente la porzione nord-est dell’area di progetto lasciando in funzione il mercato attuale e gli edifici Flora e Fauna e l’attuale supermercato». Ma quanto ci vorrà poi per completare i quattro lotti? Nell’ultima seduta del consiglio comunale, il 22 luglio, l’assessore al Commercio Pierpaolo Sediari aveva dettato i tempi, pur non sapendo indicare una data di partenza: sei mesi per le demolizioni, due anni e mezzo per il primo lotto da 7 milioni che prevede la realizzazione del nuovo mercato comunale, mentre per i locali commerciali e la piazza principale con le aree esterne ci vorranno due anni. Altri 12 mesi infine serviranno per la sistemazione dei parcheggi e la messa a disposizione dell’area per i locali di vendita. «Potremo iniziare il secondo lotto solo quando sarà terminato il primo - aveva spiegato il vicesindaco Sediari -. Dovremo trasferire gli operatori nel nuovo mercato comunale».
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Corriere Adriatico