Ancona, nonnina detective sventa una truffa telefonica: volevano spillarle 4.800 euro col trucco della figlia nei guai

Ancona, nonnina detective sventa una truffa telefonica: volevano spillarle 4.800 col trucco della figlia nei guai
ANCONA Contattano al cellulare un’anziana che vive sola, la tempestano di domande e cercano di farle scucire 4800 euro per tirare fuori sua figlia dai guai. Ma la nonnina...

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ANCONA Contattano al cellulare un’anziana che vive sola, la tempestano di domande e cercano di farle scucire 4800 euro per tirare fuori sua figlia dai guai. Ma la nonnina detective, che aveva partecipato alle iniziative di sensibilizzazione contro le truffe promosse dalla Polizia di Stato, ha capito subito che in quella telefonata a due voci – di una donna e di un uomo – c’era qualcosa che non andava.

 

La modalità

E la richiesta insistente di denaro, quasi proferita con minaccia, è stata la conferma che l’ha indotta a chiamare aiuto al 112. Scaltra la nonnina che non c’è cascata. Ma se i truffatori non sono riusciti ad abbindolare lei, che abita in zona Tavernelle, non è detto che non ci provino con altri. Le modalità sono sempre le stesse. La nonnina è stata contattata con un numero privato al suo cellulare, nel primo pomeriggio di mercoledì. L’obiettivo era farla parlare per acquisire informazioni personali e dati per accedere al suo conto corrente. La donna che l’ha chiamata («dal tono di voce simile a quello di mia nipote», riferirà successivamente l’anziana alla Polizia) le aveva chiesto delle indicazioni dove abitasse e dopo averle ricevute, aveva passato la linea ad un uomo, il quale le aveva rivolto delle domande specifiche per ottenere informazioni sul suo conto corrente.

A questo punto la nonnina, dubbiosa su come si stava svolgendo la telefonata, ha chiuso immediatamente la conversazione. Dopo pochi istanti è stata nuovamente contattata ma alla telefonata non ha risposto. Ne ha ricevuta un'altra, questa volta alla sua utenza fissa. Una voce maschile le intimava di raccogliere 4.800 euro per evitare che sua figlia venisse denunciata e che la somma di denaro sarebbe stata ritirata nei giorni seguenti. La nonnina, allarmata dal tenore della chiamata, per essere aiutata ha composto il numero unico di emergenza 112. Le volanti della Questura sono andate a casa della signora, dove nel frattempo è arrivata anche la nipote, e hanno raccolto la denuncia. Le indagini sono in corso.

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Corriere Adriatico