Natale e Capodanno, tutto pieno nei ristoranti di Ancona. Sos camerieri last minute: «Non troviamo nessuno»

Natale e Capodanno, tutto pieno nei ristoranti di Ancona. Sos camerieri last minute: «Non troviamo nessuno»
ANCONA - Cercasi camerieri, disperatamente. Il Natale è ormai alle porte e i ristoranti dell’anconetano ancora faticano a definire l’assetto del personale...

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ANCONA - Cercasi camerieri, disperatamente. Il Natale è ormai alle porte e i ristoranti dell’anconetano ancora faticano a definire l’assetto del personale dei cenoni. La carenza è realtà in tutta la provincia, dalla riviera del Conero al centro di Ancona. Ristoratori e personale costretti a rimboccarsi le maniche: «Ho chiesto ai miei ragazzi un sacrificio in più per questi giorni di festa - afferma Antonio Ambrosio, titolare del ristorante Il Giardino -. Le prenotazioni fioccano, sono al completo sia per il pranzo di Natale che per Capodanno. Non possiamo farci sfuggire i clienti, quindi stringiamo i denti e andiamo avanti». Per Ambrosio non se ne parla nemmeno di ridurre i coperti: «Sarebbe un peccato - sottolinea -. Questi sono giorni in cui bisogna spingere, il mio staff ha capito. Su di loro posso contare per un ottimo servizio».

 

Scelte drastiche

In ogni caso il problema della carenza di personale, amplificatosi negli ultimi mesi, si è aggravato a tal punto che qualche operatore ha dovuto fare scelte drastiche. «Posto che noi a Natale e Capodanno siamo sempre chiusi - spiega Giordano Andreatini, titolare della Trattoria Clarice - anche se avessimo voluto fare un eccezione quest’anno non ci saremmo riusciti perché non si trova personale a chiamata da impiegare a supporto delle feste clou». «Ho provato a chiamare tutti i miei collaboratori, i soliti coi quali lavoro durante l’estate. Non viene nessuno» dice allarmato Samuele Bandiera del ristorante Eugenio di Numana. «La mia fortuna è che ad aiutarmi ci sono i miei figli ed io ho ancora la forza di due persone» scherza Corrado Bilò, titolare della trattoria La Moretta in piazza del Papa.

Il trend

Ed anche chi - per scelta - non aprirà i giorni rossi del calendario, alla fine, conferma il trend. «L’esperienza mi suggerisce che trovare personale extra per i festivi è sempre un problema» secondo Andrea Di Benedetto, titolare di Miscia Vino e Cucina. Insomma, un ginepraio dal quale sembra impossibile uscire. «Ormai chi vuole fare il cameriere ti chiede orari part-time e per i giorni più caldi ti chiede cifre spropositate» denuncia Bilò. «Il nostro settore lavora principalmente coi ragazzi e a molti non importa di mettersi 150 euro in tasca per una serata» dice Bandiera. Magari preferiscono passare il Capodanno con gli amici e il Natale con la famiglia piuttosto che nella sala di un ristorante.

La formazione

«Qualcosa si trova ma ormai si tratta perlopiù di stranieri - prosegue il titolare di Eugenio -. E quelli che trovi, poi vanno formati. Gli devi spiegare tutto ma in tre giorni cosa possono imparare?». «Le giornate più impegnative, come Natale o Capodanno, vanno organizzate» spiega Bilò. «Però non sappiamo mai come affrontarle, visto che magari chi ti dà la disponibilità, poi si dà anche malato all'ultimo» aggiunge. «Ovviamente questo problema non si pone per chi lavora sempre col solito personale ma scaturisce nel momento in cui ricerchi figure extra» fa notare Di Benedetto. Ma non tutti possono permettersi di restare aperti 365 giorni all'anno. E allora? Tocca arrangiarsi.

 

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Corriere Adriatico