ANCONA - Continua il pugno duro del questore di Ancona contro i locali che non rispettano le regole. Dopo la chiusura del Buddha Bar di via Gramsci e il Fast Kebab di via...
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In questo caso, a far scattare la sospensione dell’attività per 7 giorni è stato un episodio avvenuto lo scorso sabato notte, attorno all’1.20. Stando a quanto contestato dalla questura, è stato servito da bere al tavolo un amaro senza somministrare contestualmente un pasto (e non gli snack), come prevede invece la normativa vigente, a un avventore risultato poi minorenne.
La notifica da parte degli agenti è avvenuta nella tarda mattina di ieri ed è stata disposta in base all’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza secondo cui il questore può disporre la chiusura di un esercizio commerciale di fronte a determinate situazioni che possono creare, tra le altre cose, problemi per l’ordine pubblico o la sicurezza dei cittadini.
La sanzione amministrativa (va dai 25 ai 500 euro), oltre che ai titolari, è stata notificata anche alla cameriera: non aveva, infatti, chiesto al cliente il documento di identità. Diversa la versione dei titolari del locale: a ordinare era stato un amico, maggiorenne, del ragazzo a cui poi è finito il bicchiere. Già in precedenza La Dama era stata colpita. Erano state elevate due multe perché nei pressi del locale – secondo quanto contestato – si erano creati degli assembramenti, vietati in base alla normativa anti Covid.
Le contestazioni
Inoltre, sempre stando alle contestazioni della questura, erano state vendute delle bottiglie di alcol in vetro oltre l’orario consentito dall’ordinanza sindacale. I controlli rientrano nel reticolato sistema di attività preventiva coordinata dal questore Giancarlo Pallini su indicazione del prefetto D’Acunto che, proprio la settimana scorsa, aveva deciso di intensificare la vigilanza delle forze dell’ordine nei luoghi che maggiormente attraggono persone nelle ore serali e notturne. «Sabato notte – afferma Stefano Sebastiano del Dama Cafè-Bistrot – non portando il pasto abbiamo commesso una sbadataggine e ora paghiamo. Venerdì prossimo saremo di nuovo operativi. Per quanto accaduto ce la dobbiamo prendere con noi stessi, ma ci sono criticità generalizzate da risolvere, non solo in piazza del Papa ma in tutti luoghi della movida».
Il riferimento è legato a una possibile allargamento delle maglie dell’ordinanza comunale che vieta in alcuni casi la somministrazione di alcolici. Un punto riguarda il divieto dell’asporto dai locali dopo le 22. Mercoledì, in quanto a chiusure, era toccato al Fast Kebab, sorpreso a vendere contenitori di alcol d’asporto oltre l’orario consentito. Il Buddha Bar, invece, è stato chiuso perché dai riscontri della questura era emersa la somministrazione di shot a minori e la mancanza di autorizzazioni per l’attività posta in essere. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico