Ancona, il mosciolo di Portonovo adesso è a rischio: «Sabbia e vongolare lo soffocano»

Ancona, il mosciolo di Portonovo adesso è a rischio: «Sabbia e vongolare lo soffocano»
ANCONA Un vero e proprio grido d'allarme. Un monito a mettere in campo comportamenti in grado di garantire la conservazione futura del mosciolo selvatico di Portonovo....

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ANCONA Un vero e proprio grido d'allarme. Un monito a mettere in campo comportamenti in grado di garantire la conservazione futura del mosciolo selvatico di Portonovo. È quello emesso dalla Condotta Slow Food di Ancona e Conero rispetto a un problema che già lo scorso anno era emerso in maniera eclatante nel bel mezzo della stagione: la carenza del mitile, identitario di Ancona. Un prodotto di pesca professionale sostenibile, compresso fra la necessità della raccolta e le condizioni climatiche sempre più avverse alla sua riproduzione.

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La carenza

Nel 2022, già ad agosto era esaurito il pescato e la stagione della raccolta, che va dal 15 maggio al 31 ottobre, si era praticamente conclusa a fine agosto. Un problema che va preso nella dovuta considerazione visto che la richiesta di moscioli è andata crescendo continuamente e con essa la riproduzione. «Come Condotta afferma Slow Food- abbiamo fatto il possibile presso le istituzioni e gli operatori affinché vengano tenuti in considerazione i principi del Disciplinare approvato nel 2004 in accordo con Slow Food nazionale, quando venne istituito il presidio del mosciolo selvatico di Portonovo. I rischi maggiori per il futuro del mosciolo arrivano dalle vongolare che sollevano fango e sabbia con le turbosoffianti, danneggiandone la crescita e la riproduzione, mentre sarebbe opportuno che i pescatori sportivi non superino le quantità di pesca dei molluschi consentiti. E la non attuazione dell'area Marina Protetta diventa un fattore di rischio per la conservazione futura del mosciolo selvatico». Ma, ad una cinquantina di giorni dall'apertura ufficiale della pesca, come si presenta la situazione? «La speranza è che l'andamento della raccolta continui ad essere ciclico come in passato auspica Mario Giacchetti della Cooperativa Pescatori -. Ovvero che alla raccolta scarsa del 2022, almeno la metà del 2021, quest'anno sia più abbondante. Certo, l'innalzamento della temperatura dell'acqua, la scarsità di pioggia e le vongolare, rappresentano un rischio costante. Come le ancora possibili mareggiate che sradicano il mitile dagli scogli». «Ancora è presto per fare previsioni è il parere di Massimo Mengarelli, storico pescatore di moscioli della baia -. Bisogna vedere cosa succederà nelle prossime settimane in termini di mareggiate». Infine, Fabrizio Giacchetti del ristorante Il Molo esprime preoccupazione per il futuro. «Sarebbe un grosso problema per noi ristoratori la penuria di un prodotto che mettiamo in tutte le portate - dice -. C'è gente che viene a Portonovo solo per gustare il mosciolo e una sua carenza rappresenterebbe un colpo pesante per tutta l'economia della baia».

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Corriere Adriatico