Addio Giancarlo, pioniere di Portonovo Fondò Malvina e lanciò l’Internazionale

Addio Giancarlo, pioniere di Portonovo Fondò Malvina e lanciò l’Internazionale
ANCONA - Portonovo e la comunità del Poggio in lutto per la scomparsa di Giancarlo Fiorini, pioniere ed uno dei personaggi storici che hanno fatto la storia della baia....

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ANCONA - Portonovo e la comunità del Poggio in lutto per la scomparsa di Giancarlo Fiorini, pioniere ed uno dei personaggi storici che hanno fatto la storia della baia. Giancarlo è scomparso ieri all’età di 84 anni tradito da quel suo cuore forte e generoso. Falegname, poi diventato ristoratore ed imprenditore turistico, aveva prima costruito con le proprie mani il ristorante Malvina, oggi diventato Il Laghetto, e poi rilevato l’ostello e rifugio della gioventù, trasformandolo ne L’Internazionale, l’albergo sul costone del Conero con splendida vista sulla baia. Giancarlo viene ricordato come un grande lavoratore.


Come falegname aveva costruito le prime strutture e capanni lungo la spiaggia di Portonovo quando, nel 1963, decise di mettersi in proprio, assieme ai genitori Malvina e Italiano Fiorini (Talà) pescatore e cavatore di pietra, gettandosi con grande coraggio e poche disponibilità finanziarie in questa avventura dando vita appunto al ristorante Malvina, dal nome della mamma. Ristorante che condusse anche assieme alla moglie Adelaide Menghini, inseparabile compagna scomparsa 5 anni fa, che rubò i segreti della cucina proprio alla suocera. Il ristorante venne aperto il 14 agosto del 1964, con la cucina funzionante ma senza acqua, luce e telefono.

Quindi l’avventura all’Internazionale, allora ostello della Gioventù, che Giancarlo sistemò e rese agibile dal 20 giugno del 1982. Diventato il rinomato hotel dei nostri giorni, condotto dai figli Flavio e Fabio. Per un periodo continuò a gestire anche il ristorante Malvina poi si dedicò esclusivamete all’Internazionale.

Fiorini lascia 3 figli: Nisia, Flavio e Flavio e 6 nipoti. Uno di questi ha scritto uno struggente ricordo del nonno, ormai cieco, qualche giorno fa descrivendolo come una persona forte e coraggiosa, vero luce di tutta la famiglia e faro della comunità. Un uomo immensamente grande ed esageratamente generoso. Un gigante che ha percorso da protagonista la storia e l’evoluzione della baia.


I funerali saranno celebrati domani, alle 15, nella chiesa parrocchiale del Poggio.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico