Addio al fonico Gabriele Priori, una vita dietro le quinte. Il sindaco: «Colonna portante della città»

Gabriele Priori aveva 64 anni
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ANCONA - «Chiunque abbia partecipato attivamente alla vita della nostra comunità conosceva Gabriele Priori. Un tecnico straordinario, un uomo riservato e disponibile, amato da associazioni, artisti, operatori che ne richiedevano sempre la presenza ai loro eventi. Perdiamo una colonna portante della città, di quelle che stanno dietro le quinte permettendo alle cose di andare avanti».

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È il messaggio di cordoglio rivolto dal sindaco Valeria Mancinelli alla famiglia di Gabriele Priori, dipendente del Comune di Ancona e capo tecnico degli spettacoli e degli eventi musicali organizzati nel capoluogo. Aveva 64 anni: è morto l’altra notte per un improvviso attacco cardiaco all’ospedale di Torrette, dov’era ricoverato da alcuni giorni a seguito di un problema di salute. I medici hanno fatto di tutto per salvargli la vita, purtroppo inutilmente. Il fonico, grande esperto di musica, era un punto di riferimento per gli eventi culturali e per l’allestimento di kermesse e iniziative organizzate dall’Amministrazione.

«Gabriele era di una categoria superiore: ciò che lo rendeva speciale era l’amore profondo per quello che faceva, per il suono soprattutto - ricorda l’assessore Paolo Marasca -. Di sicuro, senza di lui Ancona non avrebbe mai raggiunto la qualità dell’offerta culturale che le viene riconosciuta: i festival, gli eventi, le singole serate e alcune stagioni devono alla sua preziosa mano, al suo orecchio, i risultati che hanno raggiunto. Siamo pieni di tristezza. Quando se ne va qualcuno che è stato grande rimanendo dietro le quinte, è ancora più triste, perché il pubblico non sa bene ciò che ha perso. Consola l’eredità che lascia tra le persone del settore, perché Gabriele si è sempre curato d’essere accogliente con i giovani colleghi». In lacrime anche l’associazione Nie Wiem, di cui era diventato socio onorario «per la grande professionalità con cui ha seguito manifestazioni come La Punta della Lingua. Proprio grazie alle sue doti, aveva ricevuto apprezzamenti da grandi poeti come Mariangela Gualtieri, Billy Collins, Durs Grunbein e Carol Ann Duffy». 

 

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Corriere Adriatico