OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ANCONA - Orari precisi scandiscono gli attimi precedenti alla tragedia. Ore 7,59: una telecamera privata di via Selandari riprende Corrado Bellucci, broker finanziario di Senigallia, mentre parla animatamente al cellulare, con chi lo dirà l’analisi dei tabulati. Ore 8,03: la spycam di una seconda villetta lo immortala mentre procede a passo spedito, vestito con abito elegante. Poi il buio, fino a mezzogiorno, quando il corpo, ormai senza vita, del 43enne viene avvistato e recuperato dalle parti della Scalaccia, a Pietralacroce, straziato da una caduta di una cinquantina di metri lungo la falesia.
LEGGI ANCHE
Ha avuto un tragico epilogo il giallo della scomparsa del private banker che lavorava da 16 anni alla Bper di Ancona.
LEGGI ANCHE
Una vera e propria task force è stata attivata per rintracciare il broker. In campo, le Volanti della questura, il 118 e i vigili del fuoco, intervenuti con diverse squadre sia via terra, con gli specialisti del Saf (Speleo alpino fluviale) e del Tas (Topografia applicata al soccorso), sia via mare con il nucleo sommozzatori e la squadra portuale. La zona è stata sorvolata dall’elicottero del reparto volo di Pescara. Una volta individuato il corpo, il personale del Cnsas si è calato dalla rupe e l’ha portato sulla spiaggia, in modo da condurlo al porto a bordo di un gommone dei vigili del fuoco. Il medico legale e il 118 hanno potuto soltanto constatarne il decesso. Il pm Rosario Lioniello fisserà l’autopsia per accertare le cause della morte.
Tutte le ipotesi restano aperte, dalla caduta accidentale al gesto volontario, anche se non sono stati trovati biglietti o messaggi. «Non si sarebbe mai fatto del male, era una persona vitale, uno sportivo, amava il trekking e la sua famiglia», racconta un’amica. Gli inquirenti scandaglieranno ogni aspetto della sua vita privata e lavorativa: di recente, hanno riferito altri amici, il broker aveva ricevuto una promozione, dunque la sua attività professionale sembrava andare bene. Ma allora, perché lunedì sera, dopo il lavoro, invece di rientrare a casa, si è diretto a Pietralacroce? Sembra che abbia trascorso la notte intera a fumare sigarette e a meditare nella sua auto, ritrovata in via Santa Margherita. Prima delle 8, è uscito per dirigersi verso un sentiero interdetto che da via Selandari scende alla Scalaccia e che conosceva bene per via della sua passione per il trekking. Poi il tragico volo dalla scogliera.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico