Addio a Carlo Scalari, mitico sommergibilista e bisnonno di ferro: si è spento a 103 anni

L'omaggio della Marina a Carlo Scalari in occasione del suo centesimo compleanno
ANCONA - Fino all’ultimo amava raccontare, con stupefacente lucidità, i ricordi della guerra, della sua carriera nella Marina Militare e del suo passato da...

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ANCONA - Fino all’ultimo amava raccontare, con stupefacente lucidità, i ricordi della guerra, della sua carriera nella Marina Militare e del suo passato da sommergibilista. Carlo Scalari, il marinaio più agée di Ancona, se n’è andato a 103 anni dopo una vita vissuta al massimo. Arzillo bisnonno, lascia le figlie Daniela, Patrizia e Antonella, i generi e sei nipoti. Il funerale si terrà domani alle 11 nella sala del commiato del cimitero di Tavernelle.

 

Nonnino di ferro, finché la salute gliel’ha concesso ha vissuto da solo nel suo appartamento di via Scandali, guidando l’auto anche da centenario. E proprio in occasione del suo 100° compleanno una delegazione della Marina si presentò a casa sua per rendergli omaggio.

La carriera

«La mia carriera in Marina è cominciata nel 1939 - raccontò al Corriere Adriatico -, avevo appena vent’anni. Ero sergente e segretario del comandante, mi occupavo anche di contabilità. Mi chiamarono per fare il soldato e dopo una serie di trasferimenti finii nell’Ammiraglio Cagni, un sommergibile che faceva parte di una squadriglia di quattro mezzi, ma per le sue grandi dimensioni fu destinato al servizio di trasporto di materiale in Libia. Sono stato fortunato perché non fui mai coinvolto in combattimenti, ma il sommergibile è un’arma insidiosa: se viene scoperto, è destinato a essere affondato». Scalari se n’è andato circondato dall’amore dei familiari e di una città a cui era legatissimo. 

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Corriere Adriatico