Morto a 66 anni durante le prove allergiche Un mare di dubbi: la verità dall’autopsia

Morto a 66 anni durante le prove allergiche Un mare di dubbi: la verità dall’autopsia
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ANCONA - Cosa è successo martedì mattina nel reparto di Allergologia dell’ospedale di Torrette? Cosa ha causato la morte del paziente? Alcune sostanze non dovevano essere somministrate durante i test? Sono queste le domande che da due giorni affollano la mente dei familiari del 66enne che ha perso la vita dopo essersi sottoposto alle prove allergiche, peraltro consigliate proprio dal personale sanitario di via Conca. Da quelle domande è partita la denuncia che l’avvocato Alessandro Marrino ha depositato negli uffici della caserma dei carabinieri della Montagnola. 


 

I documenti sono arrivati ieri mattina in procura che ha immediatamente aperto un fascicolo per omicidio colposo. Il pm Rosario Lioniello vuole vederci chiaro sulla morte del 66enne, nato nel Napoletano ma da anni residente ad Ancona con moglie e due figlie. Sulla salma, bloccata all’obitorio dell’ospedale regionale, si svolgerà l’autopsia probabilmente nel primo pomeriggio di domani. Ad eseguirla sarà il dottor Matteo Tudini di Bologna. Solo gli accertamenti potranno spazzare via i dubbi della famiglia della vittima, ex dirigente della Folletto-Vorkwerk, e il velo di mistero che accompagna quanto accaduto effettivamente durante le prove allergiche. 

L’uomo aveva deciso di eseguire i test su consiglio dell’ospedale a seguito di una reazione cutanea avvenuta dopo che si era sottoposto a un intervento chirurgico di routine. In quell’occasione, era stato un antibiotico a provocare allergia. Il timore dei familiari della vittima è che proprio quella sostanza possa averlo fatto andare in shock anafilattico, fino a fargli perdere la vita. L’uomo era uscito di casa come per andare a fare delle banalissime analisi del sangue. A pranzo non ci è mai tornato. La tragedia si è consumata prima che potesse lasciare l’ospedale. È stato un errore umano ad ucciderlo? Una reazione non considerata a una particolare sostanza? Solo l’autopsia potrà dirlo.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico