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ANCONA - Al diavolo il bon ton. Ai vandali è meglio rivolgersi in modo diretto, finanche offensivo. «Chi sporca e danneggia la città è un povero sfigato». La sindaca non le manda a dire. Ha fatto irruzione sui social per un’invettiva contro i ragazzini che negli ultimi mesi, a più riprese, hanno imbrattato il Monumento ai Caduti. «AnconAmbiente, ovvero il Comune di Ancona, ha ripulito per l’ennesima volta il monumento del Passetto - ha scritto Valeria Mancinelli -. Cancellare il brutto innanzitutto costa, tempo e denaro. Quello dei cittadini, perché si tratta di soldi pubblici».
Il costo
Conti alla mano, l’intervento di ieri mattina, che ha comportato l’impiego di 4 operatori e due mezzi, oltre al materiale, costerà alla collettività non meno di 2mila euro, considerando che oggi i tecnici dovranno ripresentarsi al Passetto per una pulizia generale con sola acqua. «Servono un sacco di cose perché ciò non avvenga - continua il sindaco -: le telecamere, i controlli della Polizia locale e delle forze dell’ordine, le sanzioni quando li pizzichiamo (e capita), i progetti educativi nelle scuole e le numerose attività sportive, sociali e culturali rivolte ai giovani.
L’intervento
L’intervento di ieri, durato circa due ore e mezza, è scattato dopo il placet del soprintendente Biagio De Martinis, che ha assistito di persona alla ripulitura che ha riguardato quasi tutte le colonne e l’altare centrale (il più vandalizzato), trattati con il Ghibli, la microsabbiatrice dal tocco delicatissimo, mentre le scritte del basamento sono state cancellare grazie a un gel specifico, capace di salvaguardare la bianca pietra d’Istria sottoposta a tutela. Il risultato è ottimo. Non c’è più traccia, ora, di quei graffiti inguardabili realizzati da writer incivili armati di pennarello: via le dediche d’amore, i disegni osceni, gli autografi, le frasi senza senso. Ma adesso? «Mi auguro che questo genere di interventi, anche se perfettamente eseguiti, siano sempre meno richiesti all’azienda - commenta Antonio Gitto, presidente di AnconAmbiente -. Il rispetto e la cura della nostra città devono essere alla base dell’agire civile di tutti i cittadini e questi fenomeni non dovrebbero accadere». La sindaca ha alzato i toni, parlando di sanzioni che non possono prescindere dai controlli. «La zona è coperta dalla videosorveglianza - ricorda l’assessore Stefano Foresi, che ha assistito alle operazioni di pulizia -. Ci sono telecamere fisse e brandeggiabili che verificano l’intera area, dal Monumento fino ai servizi igienici, al confine della pineta verso via Panoramica. Ringrazio AnconAmbiente per il lavoro svolto».
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Corriere Adriatico