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ANCONA - Il mondo dello sport anconetano, del calcio e del calcio a 5 in particolare, piange la morte di Sergio Domenichetti, 74 anni, storico allenatore e dirigente che per innumerevoli stagioni ha calcato i campi della regione vedendo passare davanti a sé intere generazioni di calciatori. Si è spento nella mattinata di ieri, intorno alle 9, a causa di un arresto cardiaco nella palestra di Villa Adria la struttura dov’era ricoverato, dove è stata allestita la camera mortuaria e da dove stava recuperando da un’acuta forma di Covid che lo aveva tartassato negli ultimi mesi costringendolo ad abbandonare anche la sua grande passione, lo sport.
Era presente infatti nell’organigramma della Trecolli Montesicuro, serie B di calcio a 5, ed aveva seguito in prima persona l’applicazione di tutti i protocolli vigenti per la stagione in corso.
Ex dipendente delle Poste Italiane, soprannominato anche sui campi “Il Postì”, era conosciuto con l’appellativo di Van Gaal per la sua attitudine al fuorigioco e all’aspetto tattico anche nei più giovani. In tantissimi hanno voluto ricordarlo, sia attraverso i social sia attraverso un messaggio alla famiglia che fino all’ultimo gli è rimasta accanto combattendo con lui la battaglia più importante. Sergio lascia la moglie Anna, i figli Erika e Luca (allenatore anche lui, con un passato anche nel vivaio dell’Ancona), i nipoti, gli amici e i compagni di viaggio che lo hanno affiancato in questi anni. Nessuna novità ufficiale in merito ai funerali che, probabilmente, si terranno lunedì. Ma infondo, come dicono tutti, non sarà mai dimenticato. Perché di uomini così, nel vero senso della parola, non ne fanno più
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