ANCONA - Avrebbe iniziato a perseguitarla perché infastidito dai suoi sguardi. Sentendosi con gli occhi addosso, almeno sarebbe stata questa la sua percezione, per mesi...
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Ieri mattina, l’incubo della donna – un’infermiera di 40 anni – è terminato con la condanna del suo aguzzino. Per l’uomo, un 52enne anconetano, il giudice Alberto Pallucchini ha decretato un anno e sei mesi di reclusione, pena sospesa. Tre i reati per cui è stato riconosciuto colpevole in primo grado: stalking, danneggiamento e minacce. Nell’ottobre 2014, stando alla procura, aveva infatti anche distrutto il lunotto posteriore dell’auto della vittima, parte civile al processo. Alla donna andrà una provvisionale di 5 mila euro. Il risarcimento danni sarà poi quantificato in sede civile. Gli atti persecutori dell’imputato si sarebbero manifestati tra il maggio e l’autunno del 2014 in un condominio di Borgo Rodi. In questo arco di tempo, la donna avrebbe vissuto nel terrore. In uno stato di paura tale che l’aveva anche spinta a cambiare i turni del proprio lavoro per il timore di dover affrontare un faccia a faccia con il vicino. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico