Ancona, minacce e insulti razzisti Condannato il condomino stalker

Condannato uno stalker
ANCONA - Avrebbe iniziato a perseguitarla perché infastidito dai suoi sguardi. Sentendosi con gli occhi addosso, almeno sarebbe stata questa la sua percezione, per mesi...

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ANCONA - Avrebbe iniziato a perseguitarla perché infastidito dai suoi sguardi. Sentendosi con gli occhi addosso, almeno sarebbe stata questa la sua percezione, per mesi aveva reso la vita impossibile alla vicina di casa con una serie di atteggiamenti del classico stalker: non solo pedinamenti, ma anche minacce di morte e insulti di stampo razzista. La sua vittima, infatti, è di origine romena. È la donna stessa che, stanca dei comportamenti del dirimpettaio, non aveva esitato a denunciarlo, affidandosi all’avvocato Roberta Di Martino.


Ieri mattina, l’incubo della donna – un’infermiera di 40 anni – è terminato con la condanna del suo aguzzino. Per l’uomo, un 52enne anconetano, il giudice Alberto Pallucchini ha decretato un anno e sei mesi di reclusione, pena sospesa. Tre i reati per cui è stato riconosciuto colpevole in primo grado: stalking, danneggiamento e minacce. Nell’ottobre 2014, stando alla procura, aveva infatti anche distrutto il lunotto posteriore dell’auto della vittima, parte civile al processo. Alla donna andrà una provvisionale di 5 mila euro. Il risarcimento danni sarà poi quantificato in sede civile. Gli atti persecutori dell’imputato si sarebbero manifestati tra il maggio e l’autunno del 2014 in un condominio di Borgo Rodi. In questo arco di tempo, la donna avrebbe vissuto nel terrore. In uno stato di paura tale che l’aveva anche spinta a cambiare i turni del proprio lavoro per il timore di dover affrontare un faccia a faccia con il vicino. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico