Ancona, minacce a chi lo aiutava Condannato per stalking alla Caritas

Un'aula di tribunale
ANCONA – Richieste sempre più pressanti, ma anche minacce a chi lo stava aiutando: condannato per stalking ed estorsione nei confronti della Caritas. ...

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ANCONA – Richieste sempre più pressanti, ma anche minacce a chi lo stava aiutando: condannato per stalking ed estorsione nei confronti della Caritas.

Da molti anni un 40enne residente ad Ancona, in condizioni d'indigenza a causa di problemi personali e con la giustizia, si rivolgeva alla Caritas di Ancona. Tra marzo e giugno 2016, però, le sue richieste di capi di vestiario, borse lavoro e generi alimentari avevano assunto toni sempre più pressanti e minacciosi nei confronti del responsabile della struttura: «se non mi accontenti, ti faccio perdere la vista», gli avrebbe gridato in un caso. Il gup di Ancona Francesca Zagoreo ha condannato Michele Pellecchia, attualmente detenuto per altra causa, a quattro anni di carcere con rito abbreviato per i reati di stalking e estorsione. Il difensore, l'avv. Luca Bartolini, ricorrerà in appello. L'imputato ha sostenuto di non aver commesso alcun reato e anzi di essere rimasto sorpreso quando aveva saputo di essere stato denunciato. Il 40enne, ha argomentato la difesa, non avrebbe tratto alcun ingiusto profitto dalle richieste di beni e servizi di cui usufruiva da vari anni. Quanto all'accusa di stalking, il difensore ha rilevato come non vi sarebbe prova dello stato d'ansia o delle mutate abitudini di vita ingenerati nelle parti offese. A quanto pare, però, gli operatori della Caritas avevano “assistito” il 40enne fino a che le sue condotte non erano diventate troppo insistenti e i suoi toni ingiuriosi e minacciosi. La Caritas non si è costituita parte civile. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico