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ANCONA - Il restyling del Mercato ittico al Mandracchio fa traslocare la Co.ge.vo. La Cooperativa dei vongolari costretta a ripiegare all’interno di un container di 40 metri quadrati posizionato nell’area antistante l’Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).
Nel piano di riqualificazione dello stabile, inserito nel progetto più ampio di rifacimento dell’intera area portuale del Mandracchio, è prevista la costruzione di un ristorante proprio negli spazi fino ad ora destinati agli uffici della Co.ge.vo.
La protesta
«Siamo alla mercè di chiunque - protesta il presidente della Cooperativa dei vongolari, Domenico Lepretti - qui davanti parcheggiano i camion, potenzialmente siamo a rischio atti vandalici o addirittura furti». Non l’ha presa bene Lepretti, che ha chiesto all’Autorità portuale di destinargli «un’area di loro proprietà davanti alla Carmar Sub, dove hanno uno stabile - dice il presidente -, ma non ho ancora ricevuto risposte». Dunque, nel frattempo, l’head quarter della Co.ge.vo si è dovuto adattare in uno spazio angusto all’interno di un container. «Non si riesce a lavorare qua dentro - incalza Lepretti - è troppo piccolo. Siamo in due con i macchinari, non possiamo rimanere in queste condizioni».
A questo punto non resta che guardare altrove: «Mi sto informando per trovare una soluzione alternativa - continua Lepretti - ma mi aumentano i costi di affitto.
La programmazione
Il servizio tecnico per la redazione del Piano regolatore di sistema portuale è stato affidato al raggruppamento temporaneo d’impresa costituito da Modimar srl di Roma, capogruppo, Acquatecno srl e Seacon srl di Roma, Giovanni Francalanza di Pisa, Geologi associati Fantucci e Stocchi di Ronciglione, Simonetta Migliaccio di Genova, Environment Park spa di Torino.
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Corriere Adriatico