Sempre più poveri e piegati dalla crisi: raddoppiano le richieste alle mense, il Comune attiva un fondo speciale

Aumentano le richieste per le mense dei poveri
ANCONA - Raddoppiano i pasti serviti ogni giorno alla mensa del Povero e alla tavola della Caritas. «Dalle 70 persone che in media chiedevano assistenza si è passati...

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ANCONA - Raddoppiano i pasti serviti ogni giorno alla mensa del Povero e alla tavola della Caritas. «Dalle 70 persone che in media chiedevano assistenza si è passati ai 130 richiedenti» ha sottolineato ieri in consiglio comunale l’assessore ai servizi sociale Emma Capogrossi durante il dibattito sull’ottava variazione di bilancio presentata al consiglio comunale dall’assessore Ida Simonella. Un aumento esponenziale legato anche agli effetti economici del Covid. 

 

 

 

Famiglie sempre più fragili e destinate, secondo alcune proiezioni, ad aumentare visto l’andamento delle chiusure e delle riduzioni degli introiti nei budget familiari. Con un riflesso sull’accesso sui servizi offerti anche dal Comune. Un fronte caldo che nelle prossime settimane l’assessorato ai servizi sociali si prepara da affrontare con un budget di 350mila euro assicurato da un finanziamento della Fondazione Cariverona. A cui si aggiungono i 490mila euro del fondo comunale che interviene nelle situazioni familiari più disagiate.

Mentre il Governo dovrebbe assegnare circa mezzo milione per i buoni spesa da assegnare alle persone in difficoltà a causa dell’emergenza Covid-19. «Quando avremo il fondo pubblicheremo l’avviso per l’assegnazione ai richiedenti in possesso dei requisiti richiesti - ha affermato l’assessore Capogrossi rispondendo alle interrogazioni dei consiglieri Andreoli della Lega e Diomedi del M5S - L’assegnazione dei fondi avverrà molto probabilmente con modalità elettronica». Ad aprile, in occasione della consegna della prima tranche dei fondi governativi dei buoni spesa, i contatti al call center attivato per l’occasione erano stati oltre 8.000. Complessivamente furono esaminate 3.197 domande di cui 2.022 accolte. Un’ulteriore tranche di fondi fu assegnata a giugno con ulteriori 655 domande.


Sono state invece 3.800 le domande arrivate al Comune da altrettante famiglie che chiedevano uno sconto sulla tariffa Tari. Di queste «841 famiglie hanno ottenuto una riduzione del 70% - ha affermato l’assessore al Bilancio, Ida Simonella, rispondendo a un’interrogazione del consigliere Maria Grazia De Angelis di Fdi - Altre 1.1671 famiglie hanno avuto una decurtazione del 50, 1.466 del 25 e 324 del 10%. Riduzioni richieste in base al reddito Isee con un numero sempre variabile. Il quale presumibilmente potrebbe anche aumentare il prossimo anno alla luce dell’andamento di questi mesi con più famiglie con minori redditi Isee».



Nel corso del dibattito sulla variazione di Bilancio, «l’ottava sinora ma a cui potrebbe aggiungersene qualcun’altra - ha sottolineato l’assessore Simonella, sono state sottolineate le continue modifiche ai capitoli di entrata e spesa. Tra gli ultimi ritocchi l’assegnazione di 611mila euro di fondi nazionali «trasferiti a Conerobus per la mancata bigliettazione» ha ricordato la Simonella. Il continuo monitoraggio delle voci di entrate e spese ha permesso di verificare una serie di risparmi legati ad esempio alle forniture delle derrate alimentari per le scuole per circa 150mila euro. Fondi impiegati per varie operazioni, tra cui nuovi ed ulteriori compiti per far rispettare le norme anti-assembramento compresi gli steward nei mercati pubblici scoperti. Così come ulteriori risparmi per 135mila euro nei vari capitoli di spesa sono stati destinati alle manutenzioni minute delle scuole o all’acquisto di beni e servizi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico