Il sospettato: «Non c’entro niente con rapina nella farmacia Dubbini»

Il sospettato: «Non c’entro niente con rapina nella farmacia Dubbini»
ANCONA - Avete preso la persona sbagliata. Non sono io il rapinatore della farmacia Dubbini». Pasquale Regina nega tutto, ma il gip convalida il fermo. Durante...

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ANCONA - Avete preso la persona sbagliata. Non sono io il rapinatore della farmacia Dubbini». Pasquale Regina nega tutto, ma il gip convalida il fermo. Durante l’interrogatorio di garanzia, il 46enne milanese indiziato per la rapina ai danni del negozio di corso Amendola, ha rigettato ogni contestazione. Venerdì scorso era ad Ancona, ma in quella farmacia non ci avrebbe mai messo piede. Ieri mattina, davanti al giudice Antonella Marrone, ha cercato di difendersi dalle accuse, sperando nel rilascio immediato dal carcere di Montacuto.


Il gip non si è ancora espresso sulla misura cautelare. Probabile che si pronunci questa mattina. Se dovesse essere scarcerato, verrebbe indagato a piede libero. Nell’udienza, il 46enne – assistito dal legale Lucia Stecconi – ha ammesso di essere arrivato ad Ancona la settimana scorsa. Nessun intento criminale. Alcune faccende personali l’avrebbero portato in città. La farmacia rapinata non la conosceva nemmeno. Tutt’altra la versione fornita agli investigatori da alcuni testimoni che hanno riconosciuto in Regina l’uomo che, armato di coltello, si è fatto aprire il registratore di cassa per scappare con un malloppo di circa 700 euro. Con una lista di reati infinita alle spalle, il presunto rapinatore era stato arrestato domenica mattina mentre raggiungeva il Sert, all’ex Crass. Gli agenti della Squadra mobile sono risaliti a lui attraverso l’analisi dei frame estrapolati dalle telecamere esterne ed interne alla farmacia. Quando l’hanno ammanettato, gli era scappata una mezza confessione: «Non ho fatto in tempo a fare la rapina, che già mi avete preso», aveva detto ai poliziotti. Addosso, non aveva più i vestiti utilizzati per il colpo. Identiche, invece, le scarpe. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico