Portonovo tra tuffi e divieti ignorati Parte la petizione per il bar Ramona

Portonovo tra tuffi e divieti ignorati Parte la petizione per il bar Ramona
ANCONA - Si mobilita il popolo della baia. Oggi e domani a Portonovo, oltre che una giornata di mare e dedicata a vari eventi di “Mosciolando”, ci sarà...

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ANCONA - Si mobilita il popolo della baia. Oggi e domani a Portonovo, oltre che una giornata di mare e dedicata a vari eventi di “Mosciolando”, ci sarà l’open day a favore della riapertura del bar Ramona, di Ramona Emergenti. Un bar storico per la baia, nato negli anni ’60 con Nedus Emergenti e poi condotto dalla figlia Ramona e dal nipote Omar che è diventato sinonimo dell’intero tratto di spiaggia in cui insiste.


«Ci vediamo da Ramona», questa la frase con cui tanti anconetani si davano e si danno ancora appuntamento in spiaggia, l’ultima spiaggia libera da Portonovo verso Mezzavalle. Un tam tam mediatico, di cui proprio il Corriere aveva ipotizzato qualche settimana fa, per peronare la riapertura, attualmente la struttura è sotto ordine di demolizione a cui si è appellata la proprietà, almeno per questa estate torrida dove i frequentatori della zona non hanno più neanche la possibilità di dotarsi di una bottiglia d’acqua, un caffè od un panino. «Salviamo il bar Ramona!!! L’unico bar semplice semplice di tutto Portonovo, solo un punto di ristoro nella spiaggia libera- recita l’invito su Facebook-.Oggi e domani sotto la veranda raccolta di firme per la sua riapertura». Un invito che troverà sicuramente tantissimi aderenti. Intanto continuano a far discutere i tanti divieti che ormai cingono Portonovo e Mezzavalle, soprattutto.


Divieti che diminuiscono sempre più i tratti fruibili (a Mezzavalle meno della metà di quelli dello scorso anno), che peraltro vengono poco rispettati. Come succede appunto a Mezzavalle, oltre il ristorante direzione nord fin verso lo sbocco della stradello del Trave che con le ultime limitazioni è interamente dentro la zona vietata. O come succede proprio oltre il bar Ramona, subito dopo gli scogli verso Mezzavalle dove anche ieri tantissimi bagnanti erano oltre il cartello indicatore. Stesso discorso dalla parte opposta, sotto ed oltre la chiesetta direzione sud dove la spiaggia è sempre popolatissima, nonostante i divieti. O come succede, infine, al molo di Portonovo dove campeggia il cartello di divieto di fare i tuffi ma di cui nessuno tiene conto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico