ANCONA - Deve portar male, la data del 21 novembre, a casa di Danilo Conocchiari, il titolare della Gioielleria Zeno di via Palestro. ...
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Due anni fa gli entrarono nella villa di Sappanico alle dieci di sera tre rapinatori armati, spianando le pistole mentre lui teneva in braccio la figlioletta di neanche tre anni.
E l'altro ieri, proprio nel secondo anniversario di quello spaventoso assalto domestico, una banda di ladri ha violato di nuovo il suo domicilio, scardinando una cassaforte poi abbandonata all’esterno della villa per l’arrivo tempestivo dei carabinieri e polizia, che hanno costretto la banda a scappare solo con un po’ di contanti e oggetti di poco valore.
Stavolta, a differenza di due anni fa, in casa non c’era nessuno. Danilo Conocchiari, 53 anni, figlio dello storico gioielliere Zeno, sabato sera era ancora al lavoro nel suo negozio di orafo di via Palestro, poco distante dal rettorato.
Intorno ale 19 gli arriva il segnale d’allarme dell’antifurto di casa, collegato anche alla gioielleria tramite cellulare. I ladri pensavano di aver disattivato l’antifurto, ma in realtà il collegamento a distanza funzionava lo stesso.
Conocchiari così, dal display del suo telefonino, assiste in diretta alle fasi del furto. Vede tre ladri incappucciati muoversi rapidamente, faticando a trasportare all’esterno la pesante cassaforte.
Dà l’allarme alle forze dell’ordine, che si erano già attivate perché l’antifurto dell’abitazione di Sappanico è collegato sia con il 112 che con il 113.
Quando la prima pattuglia dei carabinieri arriva nella villa della famiglia Conocchiari in via Sappanico, sulla strada di Monteferro che da Sappanico porta a Casine di Paterno, i ladri sono già scappati, abbandonando in giardino la cassaforte, ancora chiusa, che avevano smurato dall’interno dell’abitazione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico