ANCONA - Due persone e due società sott’accusa per la morte di Luciano Serrani, 61 anni, di Falconara. L'operaio...
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L'operaio rimase schiacciato dalla macchina con idropulitrice che manovrava e che si ribaltò vicino ai binari ad Ancona.
Ieri davanti al gup Paola Moscaroli hanno patteggiato Gian Paolo Berardi, rappresentante della Cooperativa Facchini e Bagagli di Bologna, datore di lavoro della vittima, e la società stessa: hanno concordato rispettivamente pene, sospese, di un anno e 2.500 euro di multa e, per la cooperativa, 10 mila euro di sanzione pecuniaria.
Per l'incidente, avvenuto il 19 ottobre del 2013, sono stati chiamati in causa anche Trenitalia e l'allora direttore regionale dell'azienda, Danilo Antolini. Per il manager, che con ogni probabilità sceglierà la via del patteggiamento, l'udienza si terrà il 9 febbraio prossimo.
Mentre Trenitalia affronterà l'udienza preliminare ordinaria che può preludere ad un rinvio a giudizio o ad un proscioglimento. La famiglia di Serrani, che ha lasciò una compagna e due figli - assistita dall'avvocato Alessandro Scaloni - era stata già risarcita e non si è dunque costituita in giudizio.
Parte civile nel procedimento era invece la Filt Cgil mediante l'avvocato Sabrina Sartini: visti i patteggiamenti, il sindacato dovrà eventualmente percorrere l'azione civile per essere risarcito mentre nei confronti di Trenitalia dipenderà dall'esito dell'udienza preliminare.
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Corriere Adriatico