Ancona, «mamma e papà derubati» Erano 4 donne, fuga con la pensione

Sul furto indagano i carabinieri
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ANCONA - «Ciao sono Maria, mi apri?». Sapevano tutto della coppia dai capelli d’argento. Pure che lui, 80enne, era uscito dall’ospedale e aveva problemi di deambulazione e bisogno di conforto, e lei ha un’amica che si chiama Maria. Quel nome scandito al citofono è stato il lasciapassare per una banda di giovani ladre. Erano in quattro, tre sono salite nell’appartamento e un’altra è rimasta in macchina pronta per la fuga. Il colpo con cui hanno spazzolato le pensione ai due anziani coniugi è stato messo a segno nel Fermano, la figlia della coppia è di Ancona. 

E chiede giustizia fin quasi a gridarlo. È a Marina di Altidona la palazzina dove abitano mamma e papà. Sabato pomeriggio sono le 18,30. Suonano al campanello, una voce femminile dice di essere Maria, una conoscente della donna di 74 anni che condivide l’appartamento con il marito 80enne. Scatta l’apertura della porta, due ladre entrano in casa, una terza complice lo farà poco dopo. Cominciano a recitare il copione per abbindolare i due anziani. «Una si è avvicinata a mia madre, le ha messo le mani al collo simulando un abbraccio forse per cercare una collana, poi con una scusa ha provato a trascinarla verso il terrazzino probabilmente per chiuderla fuori». L’altra si occupa del marito, con atteggiamento languido: gli chiede come va la convalescenza, confidando che per demolire la corazza di diffidenza bastino i colpi leggeri di baci e carezze. «Angosciante come sapessero tutto di loro, anche che mio padre era stato inospedale - riflette la figlia -. Ma i miei sono lucidi, e hanno reagito». La donna comincia a urlare, il marito agitando una stampella minaccia una delle ladre: «Se non andate via, vi ammazzo». Quelle scappano, ma nel frattempo sono riuscite a trovare la banconote che la coppia custodiva come un tesoro prezioso in camera: 700 euro, addio pensione. Per fortuna, se si può dire così, non sono riuscite a portare via altro. La certezza l’hanno avuta ieri durante il sopralluogo in casa dei carabinieri che adesso danno la caccia alle truffatrici. «Sono italiane, sui 30 anni, erano a bordo di una Fiat Bravo grigia», abbozza una sorta di identikit la figlia, che proprio non sopporta l’idea che quelle quattro ladre possano restare impunite. Preoccupata per i genitori certo, ma anche desiderosa che sia fatta giustizia. «Devono prenderle, le persone più deboli vanno difese». Puntano a questo le lezioni antitruffa che polizia e carabinieri continuano a organizzare per rendere gli anziani consapevoli dei rischi. Come è successo all’Informanziani di Falconara, che grazie alla disponibilità del comandante della Tenenza dei carabinieri di Falconara, Michele Ognissanti, ha chiamato a raccolta gli over 65 per affrontare il tema dei raggiri e fornire consigli utili alle possibili vittime. Funziona eccome la prevenzione, se a Castelferretti una donna nel giro di poche ore ha vestito i panni dell’allieva del corso e poi della detective, cogliendo sul fatto un ladro di offerte in chiesa mentre lei stava pregando. La formazione può fare miracoli.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico