ANCONA - Piano e Torrette: due quartieri a luci rosse. Sarà che gli affitti costano meno, fatto sta che da quelle parti prolifera il sudicio mercato dell'amore a...
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Tira molto il sesso "indoor", apprezzato dagli habitué del settore per la maggiore sicurezza e discrezionalità. Sempre a Torrette, nell'agosto scorso, ha fatto scalpore il caso di una giovane mamma di 32 anni, originaria della Campania, scoperta a prostituirsi in un appartamento di via Conca insieme a un trans brasiliano sieropositivo. La donna ha spiegato che vendeva il suo corpo per necessità, dopo la separazione dal marito, e lo faceva soprattutto la mattina quando i suoi bimbi erano a scuola. L'aspetto più sconcertante della vicenda è che spesso i due si prostituivano insieme con lo stesso cliente, riuscendo a rendere più piccante l'offerta, ovviamente sorvolando sul fatto che il trans avesse contratto l'Hiv. Un rischio tremendo per i clienti, attratti dal passaparola e dalla pubblicità che i due facevano su un sito specializzato. Proprio da lì sono cominciate le ricerche della Mobile che ha alzato il velo su uno spaccato sociale di un degrado assoluto.
Prostituta e trans: un binomio molto apprezzato da chi è disposto a sborsare fino a 200 euro per un ménage à trois particolarmente bollente e si spinge oltre i canoni classici per sconfinare nel sadomaso. E' quanto hanno scoperto gli agenti della Squadra Mobile lo scorso settembre in un appartamento al Piano: qui una 31enne dominicana, residente ad Osimo, si concedeva a pagamento insieme a un giovane trans brasiliano. La donna è stata denunciata per favoreggiamento della prostituzione: dall'amico percepiva un affitto di 300 euro a settimana più spese.
Nell'appartamento è stato rinvenuto un armamentario di "attrezzi" del mestiere in grado di soddisfare ogni genere di piacere. E ogni giorno fuori da quell'alcova hot tanti clienti aspettavano in fila il proprio turno, inclusi professionisti e adolescenti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico