Toghe in lutto per Claudio Romagnoli: era da 30 anni il giudice sportivo del calcio

Toghe in lutto per Claudio Romagnoli: era da 30 anni il giudice sportivo del calcio
ANCONA - Un amore immenso per la famiglia, un attaccamento autentico al lavoro e una passione viscerale per il calcio. È morto all’età di 69 anni...

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ANCONA - Un amore immenso per la famiglia, un attaccamento autentico al lavoro e una passione viscerale per il calcio. È morto all’età di 69 anni l’avvocato anconetano Claudio Romagnoli. Si è spento ieri mattina nella sua abitazione del quartiere Adriatico dopo aver combattuto contro un male scoperto la scorsa estate. Avrebbe compiuto 70 anni il 3 marzo. Lascia la moglie Elisabetta e due figli: Vittorio e Olivia.

 


Ma anche i colleghi e gli amici, tanti, che hanno avuto modo di condividere con lui sia tratti della vita privata, che professionale. Specializzato nel settore civile (soprattutto nella materia fallimentare), praticava l’attività forense nel suo studio di via Fazioli, dove si era trasferito qualche anno fa dopo aver esercitato in via Matteotti. Da oltre trent’anni, Romagnoli era anche giudice sportivo delle gare di calcio e calcio a 5. Il pallone sul rettangolo di gioco ha rappresentato una delle sue passioni più profonde assieme al tifo per la Juventus e i colori biancorossi della sua città. Quando poteva, seguiva allo stadio la sua Ancona, assaporando gioie e rammaricandosi per le sconfitte. Tra il lavoro e lo sport, l’amore e la dedizione per i suoi affetti più cari. «I suoi tratti predominanti – ricorda il collega, l’avvocato Paolo Coppari - erano la simpatia e la sua gioia di vivere. Con lui era difficile non ridere. Ho perso un amico fraterno, in questi mesi di malattia ci siamo sentiti tutti i giorni. L’ha affrontata con estremo coraggio fino alla fine. La sua morte è una grande perdita, perchè ovunque andava portava gioia, era uno spirito sempre pronto alla battuta e alla scherzo. Sapeva prendere la vita di petto, l’affrontava in modo scanzonato. Quando gli chiedevo: “Claudio dove stai andando?”. Lui rispondeva sempre allo stesso modo: “Eh queste sono le ore più belle”. Ecco la sua gioia di vivere». La data del funerale, fino a ieri sera, doveva ancora essere stabilita. 

 

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Corriere Adriatico