Ancona, addio a Luciano era il re delle bancarelle

Luciano Angelucci
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ANCONA «Solo cosine carine», «niente merce dozzinale, venite a vedere». In questa maniera, un po’ spiritosa, un po’ fiera dei prodotti veduti, Luciano Angelucci cercava di attirare i clienti alla sua bancarella, davanti alla chiesa di San Cosma. Ha utilizzato quelle frasi, diventate il simbolo di un personaggio e del suo commercio, per anni. Nella parte alta di corso Mazzini, quella più esposta verso piazza Cavour, sono risuonate fino a qualche mese fa. Poi, un vuoto assordante. Luciano se ne è andato martedì a 72 anni. A stroncarlo è stata una malattia che aveva scoperto da poco. Ieri, la notizia della sua morte è piombata come un’ombra sul commercio, ambulante e non, di corso Mazzini, un luogo che era diventato la sua seconda casa, pilastro da difendere e preservare. L’aveva arricchita con i suoi prodotti provenienti da case di abbigliamento di pregevole fattura. Ci teneva alla qualità, tanto che sulle buste aveva fatto scrivere: «Boutique all’aperto da Luciano».
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Corriere Adriatico