Lite furiosa dopo la sbornia, si scaglia contro gli agenti. Pakistano in manette: scatta il Daspo

Lite furiosa dopo la sbornia, si scaglia contro gli agenti. Pakistano in manette: scatta il Daspo
ANCONA  - Sotto l’effetto di una sbornia pesantissima e in preda a una crisi di nervi, ha minacciato e tentato di colpire i poliziotti che erano intervenuti per sedare...

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ANCONA  - Sotto l’effetto di una sbornia pesantissima e in preda a una crisi di nervi, ha minacciato e tentato di colpire i poliziotti che erano intervenuti per sedare una lite tra stranieri, l’ennesima scoppiata al Piano, nella piazzetta di fronte al supermercato tra corso Carlo Alberto e via Giordano Bruno.

 

Per placare il giovane pakistano è stato necessario l’aiuto del 118. Ma poiché ha continuato a dare in escandescenze anche in questura, è stato arrestato e, data la pericolosità sociale, nei suoi confronti è scattato il Daspo urbano. 


Il protagonista è un ventenne pakistano che già era finito nella banca dati delle forze dell’ordine per alcuni episodi di ubriachezza. Venerdì sera gli agenti delle Volanti l’hanno individuato nella piazzetta di via Giordano Bruno, abituale punto di ritrovo per alcolizzati e pregiudicati, mentre era coinvolto in un’accesa lite con alcuni connazionali. Arrivati sul posto, i poliziotti hanno prontamente sedato la discussione che, nata da futili motivi, rischiava di degenerare. Nel momento in cui si sono avvicinati al 20enne, palesemente ubriaco, per identificarlo, lui ha perso la testa. Alterato dall’alcol e in preda all’ira, è stato complicato contenerlo, tant’è che gli agenti hanno dovuto prenderlo di forza e farlo salire in auto, alla volta della questura.

Ma anche negli uffici di via Gervasoni il giovane ha continuato a inveire e minacciare i poliziotti della Scientifica, che ha tentato ripetutamente di colpire durante il fotosegnalamento. Per questo è stato chiesto l’intervento di un’ambulanza. Tuttavia, nemmeno il personale del 118 è stato in grado di riportarlo alla calma. A quel punto, il pakistano è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e multato. Non solo: considerati i precedenti in materia di immigrazione e un decreto prefettizio di ingiunzione al pagamento di sanzioni per ubriachezza molesta, il questore Cesare Capocasa ha deciso di punirlo con il Daspo urbano: per un anno non potrà più mettere piede in via Giordano Bruno, in piazza Ugo Bassi, piazza d’Armi e corso Carlo Alberto, con divieto di stazionare nelle aree verdi e davanti alle scuole e ai locali che vendono alcolici della zona. 

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Corriere Adriatico