ANCONA - Una circolare per ribadire il divieto di utilizzo a scuola del cellulare e ricordare che l’uso improprio comporta una sanzione amministrativa. È quella...
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La circolare, numero 23, è stata indirizzata agli alunni, docenti e personale Ata dei plessi di via Canale. Come detto dalla preside, rimarca quanto contenuto «nel regolamento d’istituto già in vigore prima del mio arrivo».
La direttiva
Ma anche la direttiva nazionale firmata nel 2007 dall’allora ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni che invocava la possibilità di inibire o «sottoporre opportunamente a determinate cautele l’utilizzo di videotelefoni». L’input era stato inserito in un documento basato soprattutto sui rischi derivati dalla diffusione di immagini e video – e dunque della divulgazioni di possibili dati sensibili – raccolti in ambiente scolastico. «Cari ragazzi, gentili docenti e personale Ata – si legge all’inizio della circolare della dirigente Baione – dopo attenta a scrupolosa osservazione, ho potuto verificare un uso spesso improprio dei cellulari, in spazi e tempi non compatibili con l’impegno didattico. Così ho osservato che il cellulare viene con una certa disinvoltura utilizzato dai ragazzi, nel percorso classe – servizi igienici, palestra, classe – macchinette per il ristoro e, fatto più preoccupante, durante la discesa delle scale». Il cellulare «può essere utilizzato solo ed esclusivamente quando risulti di “vitale importanza” o quando il suo utilizzo sia esplicitamente e motivatamente concesso dai docenti o, solo eccezionalmente, durante l’intervallo. Per comunicazioni urgenti alle famiglie sono a disposizione le linee telefoniche dell’istituto. Parimenti è fatto divieto di utilizzo del cellulare ai docenti e al personale Ata durante le ore di servizio». La circolare specifica anche che l’uso improprio del dispositivo è soggetto a sanzioni.
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Corriere Adriatico